Israele – Solo a marzo aveva definito il Covid-19 una “punizione divina per l’omosessualità“. Il 1 aprile l’ultra-conservatore ministro israeliano della Salute Yaakov Litzman è risultato positivo al Coronavirus insieme alla moglie. Litzman, che è anche un rabbino, ha più volte violato le misure sul distanziamento sociale partecipando a diverse riunioni di culto. Esponendo a possibili contagi numerose autorità del Paese.
Lo stesso primo ministro Benyamin Netanyahu si è posto in quarantena volontaria, ma anche altre figure di spicco come il capo del Mossad, Yossi Cohen, il capo di Stato maggiore, Aviv Kohavi, e due altri generali.
Ultra-ortodossi ultra-contagiati
Nel complesso la grande comunità Cḥaredi, di cui Litzman fa parte, ha registrato un gran numero di contagi. Soprattutto perché molti di loro hanno ignorato le misure imposte dal Governo per contenerne la diffusione. E così in Israele molti si sono schierati contro gli ultraconservatori, accusati di essere untori.
A scagliarsi contro la comunità omosessuale per aver in qualche modo causato la pandemia da Coronavirus, d’altronde, non è stato solo il ministro Litzman. Sempre in Israele il rabbino ultraradicale israeliano Meir Mazuz se l’è presa con i Pride. Li ha definiti una “parata contro la natura” poiché “quando qualcuno va contro la natura, colui che ha creato la natura si vendica di lui”.
Charedì o Haredì (in ebraico: חֲרֵדִי? traslitt. ḥaredi, IPA-ebr.: χaʁeˈdi), o ebraismo charedi/chareidi (plur. ḥaredim) è una forma molto conservatrice dell’ebraismo ortodosso, tra quelle cui spesso ci si riferisce come ultra-ortodosso. Un seguace di questa dottrina è quindi definito charedì/haredi (charedim/haredim al plurale).
Gli ebrei haredim considerano la loro dottrina l’estensione di una catena ininterrotta che fa capo a Mosè e alla consegna della Torah sul monte Sinai da parte del Signore. Pertanto considerano le forme non ortodosse, e per certi versi anche l’ebraismo ortodosso moderno, come deviazioni dall’ebraismo autentico.
Gli haredim non sono comunque un gruppo istituzionalmente coeso o omogeneo, ma comprendono una diversità di orientamenti spirituali e culturali, generalmente suddivisi in una vasta gamma di gruppi chassidici, correnti lituane ashkenazite e sefardite orientali. Tali gruppi spesso differiscono notevolmente tra di loro in merito alle rispettive ideologie e stili di vita, ma anche nella severità della pratica religiosa e teologia, nonché nell’isolamento che mantengono dalla cultura generale che li circonda.