Italia senza bandiera alle olimpiadi?

Un atto clamoroso e senza precedenti per l’Italia: il comitato olimpico internazionale avrebbe già pronto il documento di sospensione del Coni.

Un atto clamoroso e senza precedenti per l’Italia, un atto che non permetterebbe agli atleti azzurri di gareggiare alle olimpiadi di Tokio (al via il prossimo luglio) sotto la bandiera tricolore.

Ma la sospensione del Coni potrebbe avere anche importanti ripercussioni sulle olimpiadi invernali del 2026, Milano-Cortina.
Questa decisione nasce dalla perdita di autonomia del Coni, in seguito alla riforma dello sport di 2 anni fa.

Così sembra, almeno da quanto avrebbe dichiarato il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach; il quale avrebbe anche scritto 2 lettere al Premier Conte, rimaste però senza risposta.

La decisione definitiva mercoledì

Adesso l’esecutivo del Cio dovrà prendere la decisione definitiva mercoledì 27 gennaio.
Conte potrebbe intervenire convocando entro domani un consiglio dei ministri che approvi un decreto al fine di risolvere la questione di autonomia del Coni.

In realtà il decreto esiste già, ma sarebbe rimasto bloccato dalle varie ostruzioni politiche.

Se venisse approvato prima dei giochi olimpici il CIO potrebbe ritirare la sospensione.

In caso contrario sarebbe una vergogna per il nostro paese, che vedrebbe atleti del calibro di Federica Pellegrini o Gregorio Paltrinieri gareggiare alle olimpiadi solo come atleti indipendenti e non come atleti azzurri.

Nel frattempo è intervenuto l’ex Presidente del Coni, Gianni Petrucci, il quale in una intervista ha dichiarato che la decisione di escludere il Coni, e quindi il nostro tricolore, non dovrebbe ancora essere stata presa. Ma ha anche aggiunto che la situazione è vergognosa, e che o manca la volontà di risolvere la questione o l’autorità.

‘Siamo arrivati ad un punto in cui il primo comitato olimpico del mondo, con l’ Italia G6 come risultati sportivi, deve essere umiliato e non è ancora stata data la completa autonomia al Coni, non so cosa costi’.

Già, cosa costa?

La decisione da prendere è una sola, ed eviterebbe al nostro paese una vergogna senza precedenti.
Non togliete agli italiani anche l’orgoglio di vedere i propri atleti gareggiare con il tricolore.

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