Italia Sovietica, lotta ai contanti: sanzioni da 3.000 euro se doni soldi ai figli

ITALIA SOVIETICA

Italia Sovietica 2020. Cuore di mamma e cuore di papà si devono fermare davanti alle ragioni di stato. La lotta al contante passa anche dai regali ai figli. La lente d’ingrandimento si sofferma su tutte le operazioni effettuate in contanti e non importa che il beneficiario possa essere un figlio, un nipote o un parente prossimo. Qualsiasi passaggio di denaro effettuato anche all’interno dello stesso nucleo famigliare, se supera i nuovi limiti imposti dallo scorso 1° luglio sarà pesantemente punito.

Il rischio di incorrere in una sanzione è estremamente elevato. Ricordiamo che il tetto all’uso del contante è stato ridotto a 2.000 euro. L’obiettivo principe è quello di contrastare l’evasione fiscale: sicuramente il principio è nobile, è importante, è socialmente utile. Ma risulta un po’ come la storia del Generale che usa un cannone per sconfiggere le formiche che gli sono entrate in casa: rischia di debellare le formiche, ma anche di distruggere l’immobile.

Benvenuti in Italia Sovietica, dove è a rischio la paghetta dei figli

Ricordiamo che un primo tetto all’uso dei contanti (a quel tempo si parlava di 3.000 euro) venne introdotto nel 2016 dal Governo Renzi. Quello che ci è arrivato in questi giorni varrà fino al 1° gennaio 2022, quando questa soglia sarà ridotta nuovamente e si attesterà definitivamente a 1.000 euro. In estrema sintesi dal 1° luglio per tutti gli importi uguali o superiore ai 2.000 euro sarà necessario utilizzare bonifici, strumenti digitali o le carte di credito.

Quello che non mancheranno saranno le sanzioni. Si prevedono sanzioni da minimo 3.000 euro fino a 50.000 euro per ogni singola operazione. L’ammontare della sanzione sarà proporzionata alla gravità dell’infrazione. Questo limite varrà anche ai prestiti effettuati ai famigliari. Al contrario, non vi saranno dei limiti ai prelievi dai propri conti correnti: nel caso in cui si prelevassero o si versassero dei contanti sul proprio conto corrente, non ci sarebbero dei trasferimenti tra soggetti diversi. Non ci saranno vincoli nemmeno per chi decidesse di tenere del denaro in casa.

Meno cash in circolazione, nessun limite specifico ai prelievi e ai versamenti del denaro contante in banca. Ma nero di fatto ancora libero per i mini acquisti, anche sfruttando il trucco dei pagamenti frazionati: le nuove soglie saranno facilmente aggirate col risultato che il gettito fiscale non subirà vantaggi particolari, ma i consumi potrebbero subire una stretta anche per motivi di tipo psicologico.

Contante: dovi si annidano i rischi!

In altre parole prestare del contante al proprio figlio potrebbe costare realmente caro. Un atto d’amore, che potrebbe svuotarci completamente il portafoglio. Un tempo era una pratica molto comune: si donava un piccolo capitale al figlio o al nipote. Oggi questo potrebbe essere visto come un indice di evasione, nel caso in cui venisse effettanto in contanti. Uno dei regali che capita più spesso di fare, nei confronti di un figlio o di una figlia, è donargli un premio in denaro nel momento in cui si sia laureato, per il matrimonio o per il compleanno. In questo caso è molto importante muoversi nella maniera corretta per evitare di pagare delle sanzioni.

Ma non solo. Per effettuare il passaggio di denaro è opportuno anche adottare degli accorgimenti, in modo che non venga imposta la tassa sulle donazioni (con le relative sanzioni). Uno dei suggerimenti è quello di far risultare il passaggio di denaro come prestito infruttifero: si tratta di un finanziamento tra privati. Diciamocelo chiaro: un modo per aiutare il figlio alla luce del sole, senza temere degli errori fiscali o contabili.

Una delle regole più importanti, per non avere dei problemi con il fisco, è che tutto accada in maniera occasionale. Questo significa che una persona non può concedere un finanziamento in forma abituale, altrimenti diventerebbe un finanziamento, che solo le banche sono autorizzate a fare. Il prestito deve essere poi corredato da una scrittura privata fra le parti.

Burocrazia canaglia

Così che l’Agenzia delle Entrate dell’Italia Sovietica possa sapere con certezza da dove proviene il denaro, dove va a finire e per quale scopo. A questo punto l’ideale sarebbe registrare la scrittura privata presso l’Agenzia delle Entrate, in modo da informare preventivamente il fisco sull’operazione ed ottenere il suo consenso. Sarà necessario applicare una marca da bollo da 16 euro e versare, tramite F24, il 3% della somma che si intende prestare. Abbiamo, quindi, in tutto e per tutto, una tassa sui regali.

 

fonte: www.trend-online.com

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