Adesso farò incazzare qualcuno! Questa è la battuta con la quale Crozza, quando imita Zaia, apre le esilaranti imitazioni del Governatore del Veneto. E la faccio mia, perché ritengo che sia finito il tempo di spiegare alla massa la trappola entro la quale è caduta, la sua totale perdita di buon senso e di esame della realtà. Non rimane che l’insulto, la messa alla berlina, l’esposizione al ridicolo.
Del resto, come constata e denuncia Nick Land, “l’intelligenza razionale è scarsa e fuori dal comune tra gli umani. [Mentre] l’intelligenza sociale funziona con ciò che gli altri pensano. Cioè con i sentimenti irrazionali di massa, con le scarse informazioni, i pregiudizi, gli stereotipi e l’euristica”.
L’Istituto Superiore di Sanità ha ufficializzato che precisamente su 126.685 persone solo 3.783 sono decedute per Covid-19 documentato. Il bambino prodigio Bassetti ammette che “L’Italia ha sbagliato il conteggio dei morti”. Perché anche gli infartuati finivano nell’elenco degli infetti (e già parlare di sbaglio e non di volontaria falsificazione è un atteggiamento rivoltante). Il filosofo Agamben, ormai lo scorso anno, avvertiva l’inclito pubblico a ragionare sulle dichiarazioni di Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’ISTAT che certificava come “il numero dei decessi per il Covid-19 risulta inferiore a quello dei decessi per malattie respiratorie nei due anni precedenti”.
Questo per quanto riguarda quattro considerazioni sulla statistica nuda e cruda
Poi, passiamo al più ampio discorso sulla menzogna pandemica. Il 29 settembre 2014, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), intestava così il comunicato n. 387: “Italia capofila per le strategie vaccinali a livello mondiale”, dopo un incontro a Washington con la banderuola fallimentare Beatrice Lorenzin e il beneplacito della Casa Bianca. Adesso, il noto quotidiano Washington Post, descrive l’Italia di questi mesi come un “enorme laboratorio politico”.
Il discorso è chiaro: non esiste nessun complotto da scoprire, perché ciò che è semplicemente manifesto è stata e rimane una strategia di controllo totalitario. Gestita con tattiche diversificate. E che fa parte dell’esperimento antropologico mondiale gestito dalla tecnocrazia e dal capitalismo transnazionale. L’Italia, volutamente debole con un potere politico nullo ed una farsesca opposizione, viene gestita da un potere altro per gestore un cambiamento epocale che nulla ha a che vedere né con la saluta pubblica né con il più generale interesse nazionale.
Ormai è tutto in piena verità. E allora, ecco il motivo per cui ogni possibilità di dialogo è impossibile con i negazionisti – loro sì della realtà, dell’evidenza, della razionalità. Bisogna attenersi semplicemente ad un antico detto arabo: “È inutile spiegare al somaro. Si perde tempo e si infastidisce la bestia”.
Perciò, anime pie che ignorate dubbi e pensieri, continuate nel vostro cammino di mandria. Fatevi marcare l’orecchio come gli animali da macello, proseguite nella vostra funzione di animaletti da laboratorio – loro innocenti, voi no – e, soprattutto non parlate di libertà, perché evidentemente è una vocazione a voi ignota.
Prof. Adriano Segatori
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