Pronto l’ospedale della fiera di Milano – Mi ricordo quando guardavamo con ammirazione i cinesi che in poco meno di 10 giorni, sono riusciti a tirare su dal nulla un ospedale appositamente fatto per i malati COVID-19. Dicevamo: grazie! Vivono sotto un regime (anche se mascherato), da noi sarebbe impossibile con la nostra burocrazia, con i nostri sindacati.
E invece ci siamo riusciti. Abbiamo lottato contro il tempo, contro l’apparato, contro lo scetticismo. Dopo la velocità della ricostruzione del nuovo “ponte Morandi” a Genova, un altro splendido esempio di come noi italiani, quando ci mettiamo d’impegno, non ci fermiamo davanti a niente.
L’ospedale alla fiera di Milano è già pronto, bellissimo, nuovissimo e efficientissimo. Ringraziamo chiunque ci abbia lavorato, giorno e notte, sabati e domeniche. Questi sono italiani veri, che mandano avanti la nazione.
La speranza è che la lezione sia recepita e non sia solo una mosca bianca. Abbiamo dato dimostrazione che, se non siamo strangolati dalla burocrazia, le cose vengono fatte presto e bene.
La mia fiducia di una ripartenza del paese deriva proprio dalla forza di volontà italica che abbiamo. Siamo una grande nazione che, purtroppo, si è avviluppata su se stessa. Creando delle spirali involutive perniciose che hanno inchiodato la produttività dietro una moltitudine di regole e regoline spesso e volentieri pure in contraddizione tra loro.
Approfittiamo di questa sciagura mondiale per tirare una riga e ripartire dalla nostra forza e dal nostro orgoglio. Specialmente in barba ad un’Europa germanocentrica e sicuramente esplosa per le proprie mancanze.
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