Jordan Jeffrey Baby 23, il trapper lombardo che a dicembre ha promosso il suo singolo sputando e saltando sull’auto dei Carabinieri, ha dichiarato «guerra» alle istituzioni. Il proclama lo ha postato su Instagram da Pordenone.
Sì, da Pordenone. Perchè è il questore Marco Odorisio, dopo aver visto i filmati pubblicati sul social contro la Polizia di Stato, che lo ha diffidato dal tornare in città per i prossimi due anni. La reazione del trapper, Jordan Tinti il suo vero nome, identificabile dalla rete metallica tatuata in volto, è diventata virale. Ha postato una serie di foto e video che sono stati visualizzati da migliaia di persone (ha 40mila follower su Instagram).
Il trapper alloggiava in un bed&breakfast di Pordenone e, contrariamente al regolamento, ha portato una persona in stanza. È stato controllato da una pattuglia della Squadra Volante, sono spuntati 2,65 grammi di hascisc e la serata è finita in Questura per il verbale di rito. Poteva finire lì, ma il giovane una volta uscito dalla Questura ha cominciato a mettere su internet brevi filmati contro polizia, bed& breakfast e la stessa città. «Sarà sempre la trap a vincere – dice – pure me piglio un’altra stanza, che cazzo me ne frega… Brooklyn (il suo singolo, ndr) è fuori da meno di due giorni e ha superato le 30K.
La prossima esce un singolo nuovo che spacca tutto». Poi parla del bed&breakfast: «… ho preso una piotta per una camera… mi hanno sfrattato perchè gli sbirri sono venuti a fare irruzione in camera mia». Poi mostra mentre urina sui verbali appena sottoscritti negli uffici della Squadra Volante commentando: «La prossima volta che salgo in piedi su una gazzella non chiedetemi il perché».
Per il questore è troppo. Quei verbali il trapper li ha mostrati anche sul web, con i nomi dei poliziotti ben leggibili. Quale sia stata la conseguenza del suo gesto, è lo stesso Jordan Jeffrey a raccontarlo. Sempre su Instagram. Si filma mentre esce per la seconda volta dalla Questura, il cappellino rosso in testa e in mano la diffida del questore Odorisio.
Mostra il verbale è sbotta: «Ooooh… certo che siamo in un paese di somari, di asini… diffidato da Pordenone raga, mi dispiace non suonerò ma live in questa città perchè per ogni grammo ho preso un anno di diffida». Il giovane trapper ha comunque obbedito al questore, perchè ha lasciato la città assicurando che «non mi ferma una denuncia (no) neanche un’altra. Non diffidi un Jeffrey, oramai sono comunque in tutta la nazione». Ha esibito il foglio di via su internet, poi sul water di un treno che lo porta lontano da Pordenone adagia i verbali della diffida, vi fa pipì sopra e cerca di bruciali.
A dicembre, quando a Napoli è salito sull’auto dei Carabinieri per promuovere il suo brano intitolato Brooklyn, con la sua provocazione ha avuto una risonanza enorme. Il video, infatti, era stato ripreso su Twitter da Matteo Salvini. Il leader della Lega condannava il trapper, ma le visualizzazioni del video hanno avuto un’impennata.
Cristina Antonutti per ilgazzettino.it