Kirk Duglas muore a 103 anni, se ne va una leggenda di Hollywood.
nel ’96
Era sopravvissuto a un incidente in elicottero nel ’91 e a un infarto nel ’96, così aderente ai personaggi che aveva interpretato a Hollywood: duri a morire, invincibili, testardi nel desiderio di vivere. Kirk Douglas, morto oggi a 103 anni, alla fine ha lasciato la scena da titano del cinema.
Nato ad Amsterdam, nello stato di New York, con il nome Issur Demsky Danielovitch, da immigrati ebrei bielorussi, laureato in lettere, Douglas scelse la via della recitazione dopo aver frequentato l’Accademia americana di arte drammatica.
Dopo gli esordi in teatro, cambia nome e cognome: sceglie Kirk, come il nome di un personaggio dei fumetti che amava, e Douglas, il cognome della sua insegnante di dizione all’accademia.
Il cinema entra nella sua vita ufficialmente nel ’46, con una parte nel film “Lo strano amore di Marta Ivers”, poi arriveranno gli altri, piu’ di settanta film, da “Il grande campione” a “Il bruto e la bella”, da “Ulisse” a “Sfida all’Ok Corral”, da “20.000 leghe sotto i mari” a “Spartacus” con la regia di Stanley Kubrick.
L’ultimo film, a quasi 60 anni dal primo, è stato “Illusion”, del 2004, nei panni di un regista in punto di morte corroso dai sensi di colpa. Tre nomination all’Oscar, ma ha vinto la statuetta solo nel ’96 come premio alla carriera, oltre a un Golden Globe come migliore attore, nel ’57, per “Brama di vivere” e un altro alla carriera.
Doppiato in Italia da voci storiche come Paolo Stoppa, Gigi Proietti, Arnoldo Foà e Nando Gazzolo, Douglas nella vita privata si era sposato due volte. Dal primo matrimonio, con l’attrice inglese Diana Dill, ha avuto due figli, tra cui l’attore Michael Douglas, che vincerà due oscar.
“È con tremenda tristezza – ha scritto il figlio, nel dare notizia – che mio fratello e io annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciati oggi all’età di 103 anni”.
“Per il mondo – ha aggiunto l’attore e produttore – è stato una leggenda, un attore dell’età d’oro, come essere umano una persona che ha creduto nella giustizia e ha ispirato tutti noi”. A ricordo della vita centenaria di Kirk, resterà la stella con il suo nome sulla Hollywood Walk of Fame, al numero 6263 di Hollywood Boulevard.
Ormai lontano dalle scene in ragione dell’età avanzata e delle limitazioni fisiche, si è impegnato, attraverso i mezzi di comunicazione di massa (fra i quali un suo blog), in una campagna atta a indurre gli Stati Uniti d’America a chiedere perdono per la schiavitù delle persone deportate dall’Africa fra i secoli XVI e XIX e per le ingiustizie che gli afroamericani continuarono a patire anche dopo l’abolizione formale del regime schiavista, battaglia vinta nell’agosto 2008.
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