Kosovo. L’avvocato del presunto “tesoriere del Mossad” ne dichiara l’innocenza

Kosovo. L’avvocato del presunto “tesoriere del Mossad” ne dichiara l’innocenza

“La famiglia e Liridin stesso sono pronti a cooperare con le autorità”.

Così ha rivelato l’avvocato Arianit Koci, chiamato a difendere Liridin Rexhepi, kosovaro arrestato il 30 agosto scorso dalla polizia turca con l’accusa di essere un “tesoriere” del Mossad (intelligence israeliana all’estero). Le affermazioni dell’avvocato sull’innocenza del proprio cliente, collidono però con quanto invece riportato dalla polizia, secondo cui Rexhepi avrebbe confessato il trasferimento di denaro.

Per il MIT, i servizi segreti turchi, il kosovaro sarebbe un collaboratore del Mossad impiegato nella gestione di una rete finanziaria che, attraverso l’Europa dell’est e i Balcani, avrebbe foraggiato diverse spie, con lo scopo di ottenere informazioni su palestinesi residenti in Turchia, ma anche di raccogliere dati relativi alla Siria

Il fermo di Rexhepi è l’ultimo di una lunga serie. A gennaio, almeno 30 persone sono state arrestate con un’imputazione molto simile a quella mossa contro il kosovaro. Su tutti loro, peserebbe l’aver pianificato attività tra cui pedinamenti, anche a scopo di sequestro, sempre a discapito di cittadini palestinesi (compresi i terroristi) residenti in Turchia. Tutti questi collaboratori, sostiene l’agenzia governativa di stampa turca Anadolu, sarebbero stati avvicinati e poi reclutati tramite i social.

Gli arresti, cui si aggiunge evidentemente anche quello di Rexhepi, sono arrivati dopo le affermazioni del capo dello Shin Bet (intelligence per gli affari interni israeliani) il quale aveva affermato che Israele sarebbe arrivata a colpire Hamas “in ogni luogo”, compresa la Turchia

Tutto ciò, però, non stupisce, soprattutto se si considera il quadro sempre più esacerbato dei rapporti tra Turchia e Israele. Il presidente turco Erdogan è uno dei più agguerriti detrattori dello stato ebraico, si è fatto portavoce della denuncia, insieme al Sud Africa, del presunto genocidio di palestinesi presso

il Tribunale Internazionale e, più di una volta, si è espresso aspramente contro i paesi occidentali che forniscono il proprio sostegno ai “sionisti”

Inoltre, appoggia Hamas considerandola un’organizzazione che lotta per la libertà.
In questo modo, la Turchia è diventata una perfetta terra franca per qualunque terrorista vi si voglia annidare.

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