KSK, le teste di cuoio tedesche, cioè le forze speciali dell’esercito della Germania, subiranno una profonda revisione. E’ infatti emerso che all’interno sono presenti molti soggetti legati a doppio filo all’ultradestra. Sia tra i soldati semplici quanto fra gli ufficiali.
Lo annuncia Annegret Kramp-Karrenbauer, ministro della Difesa. Commentando la vicenda, ha dichiarato «l’unità d’élite si è parzialmente resa autonoma» dal resto dell’esercito a causa della «cultura tossica di certe persone alla loro guida».
Le KSK, ha proseguito l’esponente del governo, «non possono più continuare a esistere nella loro forma attuale». La prima mossa sarà lo scioglimento della seconda compagnia, quella dove le infiltrazioni neo-naziste sono maggiormente presenti. La compagnia sparirà semplicemente senza essere rimpiazzata. Probabilmente fino a quanto tutte le verifiche del caso non saranno portate a termine le teste di cuoi rimarranno parcheggiate in un angolo. Almeno per quanto riguarda esercitazione e missioni extra Germania.
KSK e neonazismo, una lunga storia
Le Kommando Spezialkräfte hanno già fatto parlare di sé nel 2003, quando il comandante, Reinhard Gunzel, fu costretto alle dimissioni. In un discorso aveva definito gli ebrei un «popolo assassino». L’antisemitismo endemico dei corpi speciali teutonici si è rafforzato di anno in anno. Supportato anche dalla nuova onda neo-nazista tedesca.
Marzo 2017 durante la festa d’addio di un ufficiale vengono lanciate in aria teste di maiale, e i camerati si esibiscono nel saluto nazista.
Gennaio 2020. Un rapporto riservato dei servizi militari viene reso pubblico. Si scopre che 20 militari delle KSK sono finiti sotto inchiesta, sospettati di essere estremisti di destra.
Maggio 2020. Dai depositi delle forze speciali spariscono 48mila munizioni e di 62 chilogrammi di esplosivi. Alla fine vengono ritrovati negli appartamenti di due soldati insieme ad altro materiale. Un vero e proprio arsenale di guerra.
Leggi anche: https://www.adhocnews.it/salerno-sequestrate-14-tonnellate-di-droga/
www.facebook.com/adhocnewsitalia
Tweet di @adhoc_news
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT