La alleanza del sinistrume col terrorismo islamico

La alleanza del sinistrume col terrorismo islamico

Non ci sono novità nel comportamento degli islamici fanatici e dei loro corifei:
Hamas e i confratelli islamici fanno quello che è scritto nelle loro carte costituenti, basta leggerle, basta ascoltare gli imam e gli ayatollah nelle varie satrapie mediorientali e in casa nostra, basta leggere la fatwa dei mufti: uccidere prima tutti gli ebrei, poi tutti gli infedeli che non si convertono, compresi tutti gli indignati che ingombrano le piazze occidentali, compresi i sordi più di comprendonio che di udito.

Hamas e compari hanno preso in carico la “soluzione finale” non riuscita ad Adolfo Hitler aggiungendo all’elenco dei morituri tutti gli “infedeli”

Svolgono con diligenza il lavoro (che peraltro sembra essere l’unico che sanno fare): la caccia al singolo ebreo non perché sia colpevole di qualche malefatta, ma perché esiste non avendone diritto e la caccia al cristiano, per esempio ai due pacifici tifosi svedesi in trasferta a Bruxelles e ai cristiani in Africa, che rumore ne fanno poco, e ancor meno ne fanno in Vaticano che al massimo gli dedica una prece.

Mai udito Jahwé Akbar, solo Allah Akbar e gli spari, le automobili sulla folla, i coltelli nella gola, gli aerei contro i grattacieli, le bombe dei kamikaze o degli obici dalle tane dei terroristi: sempre, solo, forte, chiaro: Allah Akbar.

Questi uccidono, noi facciamo chiose sugli omicidi

Emettiamo dubbi, stendiamo ombre, leggiamo i Cacasenno paludati o i fanatici senza paludamenti, indecentemente sparsi dalla destra estrema fino alla sinistra dal PD agli abissi dei Centri sociali.

Un esempio? La brutta vicenda del bombardamento del 17 ottobre scorso dell’ospedale Al Ahli di Gaza (mica di Hamas o dei palestinesi, ma della Chiesa Anglicana. I palestinesi non posseggono ospedali): titoli della stampa “impegnata” del 18 ottobre (verificare per credere):
L’unità: “Israele rade al suolo un ospedale: centinaia di morti”.

Il Manifesto: “Senza pietà”

Strage a Gaza assediata da Israele.
La Repubblica: “Colpito l’ospedale. Hamas accusa: 500 morti, è un crimine di Israele, colpevoli anche gli Usa”.

Il Fatto Quotidiano: “la mattanza di Gaza. ONU: Israele ha colpito anche la nostra scuola”.

New York Times: “missile di Israele fa strage all’ospedale Al Ahly Arabi di Gaza”.
Il giorno successivo la truppa in piazza.

La Turchia, mobilitata dal gaglioffo Erdogan (nostro alleato nella NATO!), tutte le satrapie arabe e persiane, l’America, l’Australia, l’Europa: tutto l’islamismo e il sinistrume in piazza contro il “genocida” Israele.

Poi si scopre che il razzo distruttore arrivava da Hamas: cala il silenzio tombale, guai a parlarne!

Almeno il New York Times, pur capo fila mondiale della disinformazione di massa, si è scusato. In Italia zero rettifiche ma neanche le scuse, solo la vergogna dell’informazione ideologica non smentita, lasciata lì a portata di mano.

Così vanno le cose: le colpe di Israele enfatizzate quando ci sono, inventate se non ci sono, le colpe di Hamas, dei suoi omologhi islamici o dei suoi padroni Ayatollah iraniani, quelli che ammazzano le ragazze che indossano “scorrettamente” il velo, non valgono una dimostrazione della sinistra unita.

A Gaza Hamas, non Israele, ha accoppato la concorrenza interna dell’OLP, ha speso oltre 30 miliardi in 15 anni per scavare gallerie, comprare armi, addestrare terroristi.

Niente strade, fognature, acquedotti, attività economiche: i palestinesi vivono delle briciole dei sussidi che pervengono da tutte le parti del mondo, Italia compresa, sono forniti di energia elettrica e di acqua da Israele, sono carne da cannone non per gli ebrei ma per Hamas i cui capi, al sicuro nelle corti medievali dei satrapi arabi o persiani, li usano come giubbotti antiproiettile: sulla loro pelle l’islamismo più feroce e pericoloso ha costruito la sua fortuna, altro che genocidio ebraico!

Niente di nuovo: Dall’Egira l’imperialismo islamico si espande, invade terre, distrugge, decapita, depreda le coste del Mediterraneo (mai sentito “mamma gli ebrei”, sempre e solo “mamma li turchi”).

Non ha apportato civiltà né progresso

Una gabbia feroce scatenata contro l’umanità da preti sadici e da poveracci tenuti in scacco con il terrore religioso e la povertà economica: a dimostrazione che la teocrazia è la peggiore forma di dittatura disponibile ai nemici dell’umanità.

Penetra nell’intimo, lo condiziona, mette l’uomo in balia del prete che rappresenta nientemeno che Dio. Non vale l’aforisma anticomunista che “nell’urna Dio ti vede e Stalin no”, qui sono riusciti a convincere che l’Imam ti vede sempre, dovunque, nell’urna, in mezzo alle lenzuola, ti legge i pensieri e se disobbedisci non disobbedisci a lui ma disobbedisci a Dio e dunque meriti la punizione.

Che è una aspirazione da raggiungere da “martire”: a ogni terrorista del 7 ottobre se sopravvive toccano 10.000 dollari e una casa, se muore tocca il Paradiso e le 24 vergini da deflorare.

Con buona pace delle eroine del femminismo nostrano. Non muovono un ciglio per le afgane né per le iraniane: finiranno per doversi mettere il velo e accondiscendere ai matrimoni decisi dal capofamiglia di concerto con l’imam. Se poi sono lesbiche finiranno lapidate insieme ai gay dell’Arcigay. E forse la loro viltà se lo meriterebbe!

Dove è il “sinolo” dell’Islam con la sinistra “impegnata” che va in piazza, in televisione, sui giornali, a scuola, sostenendo il terrorismo di Hamas?

È l’odio verso l’occidente liberal o social democratico e verso il cristianesimo che ne è a fondamento: Chiunque favorisca la caduta del sistema occidentale e l’avvento del “mondo nuovo” è il benvenuto. Come il denaro, così l’alleato alla distruzione del nostro stile di vita “non olet”.

Ieri la luna di miele con i compagni delle Brigate Rosse, oggi con i taglia gola maomettani

Si intrecciano e si sostengono due progetti, entrambi volti al futuro: l’avvento del mai tramontato sole dell’avvenire, nonostante tutto, nonostante i fallimenti dovunque abbia avuto modo di risplendere. – la conquista islamica del mondo, la sottomissione non tanto a Dio quanto ai suoi predatori e sadici rappresentanti in terra.

E noi? Disattenti, chiusi in casa, con poca voglia di difendere il nostro modello di vita da queste insidie che nell’insieme non superano il 10% degli italiani (e degli europei) ma sono virulente peggio del covid.

I nostri nonni ci hanno liberato dal fascismo i nostri genitori ci hanno evitato il comunismo, se le cose non cambiano dubito che saremo capaci di evitare l’islamismo ai nostri figli.

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