La balla dei responsabili

Come Il PD non detenga il primato dell'affidabilità

La balla dei responsabili. Uno dei tratti più fastidiosi di questa campagna elettorale, è che oltre la sistematica demonizzazione dell’avversario, il primato della responsabilità sia del PD.

Sembra che se vincerà il centrodestra, si instaurerà una dittatura in questo paese.Ma questo forse diventa anche ormai scontato visto il modus operandi di una sinistra che rivendica costantemente superiorità morale.

La CNN

Assurdo che Enrico Letta si permetta di andare davanti ad un canale televisivo straniero a parlare male di un competitor politico nel nostro paese. Va bene che Letta non ha la statura di un grande statista, ma un minimo di rispetto per il paese dovrebbe averlo.

Anni fa una giornalista italiana domandò a Kissinger di alcune critiche che aveva fatto ad un convegno il presidente sul momento. Kissinger ebbe la dignità di rispondere che non criticava il suo paese su un giornale straniero.

Vergognoso che il leader di un partito italiano non abbia questa stessa sensibilità, e  manchi di rispetto all’Italia. Manchi di tutelare la sovranità del paese, difendendo l’esclusivo diritto del popolo italiano a giudicare delle questioni domestiche.

L’aggressivo dirigente

Albino Ruberti ha dovuto lasciare l’incarico di capo gabinetto del sindaco di Roma, nonché le speranze di una possibile candidatura. Beccato dal Foglio tramite un video, per le affermazioni: “Me devono venì a chiede scusa per quello che mi hanno chiesto a cena… A me non me dicono ‘io me te compro’. Je dò cinque minuti pe venì a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchià davanti a me e chiedere scusa. Altrimenti io lo scrivo, a tutti, quello che sti pezzi de m… mi hanno chiesto. Non se devono permette de dimme ‘me te compro’. Io li sparo, li ammazzo”. Uno sfogo avvenuto fuori da un noto ristorante di Frosinone. Che sarebbe rivolto a Francesco De Angelis presidente del consorzio industriale unico nel Lazio ed  a suo fratello Vladimiro. Anche Francesco De Angelis ha ritirato la propria candidatura alle elezioni.

Non solo lo sfogo

Ma il focoso dirigente non era nuovo alle cronache. Nel 2020 venne multato per la sua partecipazione ad un pranzo durante il lockdown. Finito anni fa anche al centro di alcune polemiche per uno scontro fisico con alcuni animalisti durante un convegno di Nicola Zingaretti.

Anche i suoi figli non sono rimasti lontani dai riflettori. Hanno avuto un lieve alterco con i carabinieri,che li avevano fermati per un controllo a bordo di un veicolo intestato al padre, dicendo ai militari che avevano fermato le persone sbagliate. Lo stesso Ruberti disse di averli rimproverati, per chiudere le polemiche che ne seguirono.

Ostilità ad Israele

L’atteggiamento ostile nei riguardi dello Stato di Israele, è abbastanza radicato a sinistra. Si sa che spesso che la parte palestinese attrae di più la base.

Il giovane dirigente dem Raffaele La Regina ha annunciato il ritiro della propria candidatura, quale capolista in Basilicata, dopo le polemiche scaturite per un post sullo stato di Israele. “In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o al mollicato di Mauairedd? E perché proprio al mollicato?”; affermava nel post.

Ma non finisce qui perché subito un’altra giovane candidata dem, è entrata nel turbine delle polemiche per lo stesso motivo.”Chi si ostina a parlare del diritto di Israele di difendersi si rifiuta di cogliere la gravità e la complessità della situazione e chiude gli occhi davanti a quello che Human Right Watch ha definito pochi giorni fa il regime di apartheid di Israele”; aveva scritto la giovane dirigente veneta Rachele Scarpa nel 2021. Anche lei in pole position per le elezioni politiche.

Se fosse stato a destra

Se ci fossero state situazioni simili a destra, sicuramente oggi la stampa si sarebbe scatenata molto di più. Ed il segretario del partito democratico avrebbe gridato all’irresponsabilità.

A sinistra, dovrebbero invece guardare un atto di responsabilità dei leader della coalizione di centro-destra che hanno replicato alla stampa russa di non immischiarsi negli affari interni italiani. Poiché quest’ultima aveva definito la Meloni pericolosa perché troppo filo atlantica.

E meno male che nel PD sostengono, che se vincesse il centro-destra si farebbe un grande favore a Putin. Probabilmente i presunti responsabili, hanno perso anche questo argomento passando da auto detentori della responsabilità, ad irresponsabili conclamati.

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