La banalità del male e gli odiatori seriali

La banalità del male e gli odiatori seriali

Che spuntano come i funghi.

Ieri tante ipotesi. Oggi tutti sanno

“Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti” osa dire Salvini, immediatamente rampognato dalla minoranza.

Il fidanzato della povera Sharon sulla bocca di tutti, più o meno palesemente.
Grande dignità, tanto da non volere un avvocato, forte della sua innocenza.

“In fondo è solo un povero malato psichiatrico, ha avuto un raptus”qualcuno avanza anche questa ipotesi. Nonostante eminenti psichiatri sostengano che il raptus in psichiatria non esiste.

Nei vari TG si definice il killer come italiano. Con grande enfasi lo hanno specificato. E, in effetti, essendo nato nel nostro Paese, lo è. Purtroppo.Perché non abbiamo certamente bisogno di membri di famiglie di immigrati , ancorché italiani, che delinquono.

Proprio perchè ne abbiamo abbastanza dei nostri

Piccola digressione.

Mi sovviene la proposta del Ministro Nordio che vorrebbe rimpatriare chi delinque anche per risolvere, almeno in parte, il problema del sovraffollamento delle carceri nostrane in cui tanti detenuti si suicidano. Spesso per il trattamento che ritengono non rispettoso dei diritti umani.

Ma i media, nei servizi successivi , hanno dovuto dirne il nome ed abbiamo capito che la sua cultura non è italiana…Trattasi di cultura, appunto, e anche di tracce di dna

Naturalmente le note persone che considerano risorse gli immigrati fanno finta di non capire e continuano a sostenere, giustamente, che “anche gli italiani, da sempre, lo fanno”.

Purtroppo è così, siamo circondati da una violenza perversa . Non passa giorno in cui non si sia agrrediti al nostro risveglio, da vicende orribili, prevalentemente con omicidi di donne intra e extramoenia da accoltamento.

Ecco, questo fa pensare parecchio. A memoria non ricordo delitti efferati da accoltellamento, prima dell’avvento di immigrati provenienti da vari paesi africani e di religione islamica.

Negli ultimi decenni questi eventi orrendi con arma bianca, alla portata di tutti, in cucina o da macello , si sono avvicendati. Come se una emulazione senza remore avesse attaccato in modo perverso anche la nostra cultura

Nessuno lo può negare. Inoltre, come dicevamo, negli ultimi tempi appellativi e attributi come “immigrati clandestini” “di colore” o addiritura neri, di origine non italiana ma italianizzati, vengono quasi messi all’indice .Insomma, non è “politically correct” enunciarli. La nostra lingua viene immancabilmente stravolta mentre gli stranieri pretendono di non accettare leggi, norme e regole, del Paese in cui hanno scelto o vogliono vivere. Mantenendo tranquillamente usi e costumi propri, purchè non distorcano e sconvolgano i nostri.

Il killer in questione, di origine africana, aveva precedenti penali , denunciato più volte per maltrattamenti in famiglia. E andava in giro per il paese con i suoi coltelli.

Forse La piccola Sharon si sarebbe potuta salvare se questo bruto violento fosse stato fermato

Come tante altre vittime, purtroppo.
Certo, anche gli italiani “originali” lo fanno, purtroppo, ma con un movente, ammesso che avere un movente possa essere considerato un’attenuante,
Inoltre si sottovaluta , a mio avviso , l’uso e l’abuso di stupefacenti quasi sempre presenti dietro delitti efferati.

Arrivando alla conclusione, alla parte sostanziale della questione, si assiste alla polemica per le frasi di Salvini su Moussa Sangare, il killer che oggi pare pentito dato che non sapeva quel che faceva. Addirittura piagnucolante. Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti, si espone, forse in modo esorbitante come consuetudine, semplicemente asserendo che il trentunenne, è di “origini nordafricane e cittadinanza italiana” ma osa sottolineare sui suoi canali social. “Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti” . Concludendo e congratulandosi con i carabinieri.

Ma , udite udite, sostiene anche che è di colore, che è nero

Eccerto, è africano. O dobbiamo davvero temere di esternare qualunque appellativo oggettivamente realistico.
Anche il senatore Borghi , piaccia o non piaccia, su X. “Oh, abbiamo i giornali che per una volta ci dicono la nazionalità di un criminale. È italiano. Si chiama Moussa Sangaré”. Questo il commento sarcastico a un articolo di giornale che definiva appunto come italiano il presunto omicida.

Anche l’onorevole Laura Ravetto sui social si chiede: “Sono questi i nuovi Italiani cui aspiriamo?”
Naturalmente da sinistra risponde il consueto e devoto squillo

In primis arriva l’ululìo di Magi: “Avvoltoi”, Riccardo Magi è fra i promotori del referendum per la legalizzazione della cannabis. Ma, giustamento sto andando fuori tema e mi astengo.

Segondo Magi “Usare un caso di cronaca per opporsi a un dibattito che si è aperto nel paese sulla cittadinanza usando un caso di cronaca è puro sciacallaggio”.

Purtroppo l’omicidio della povera Sharon è avvenuto in questo momento

“Vergognoso che lo facciano dei parlamentari di maggioranza e dei ministri che dovrebbero rispettare il dettato costituzionale del giusto processo e della separazione dei poteri.

Perché non parlano allora dei due cittadini stranieri la cui testimonianza ha permesso di individuare l’assassino?

Salvini e leghisti ancora una volta hanno perso una occasione per fare bella figura”.

Veramente si è parlato a lungo dei due cittadini di origine marocchina che hanno aiutato nelle indagini presentandosi spontaneamente all’Arma

Sono stati ringraziati ovviamente anche dal povero Sergio, il compagno sempre accolto dai suoceri, che non oso pensare quanto abbia sofferto in questo mese, per le illazioni oltre al dolore per la tremenda perdita.

“Non c’è nessun movente religioso, né terroristico, non appartiene ad alcun movimento religioso, poteva essere la signora Verzeni o uno di noi che passavamo di lì”, ha aggiunto. “Non c’è stato alcun movente, non si conoscevano e non hanno mai avuto contatti”. Il procuratore ha spiegato che il presunto (ancorchè reo confesso nda) killer è “un uomo trentenne, cittadino italiano originario di un altro Paese”.

Non capisco perché il procuratore, nella sua prima conferenza stampa non abbia detto di quale paese

Esiste una specie di ritegno nel pronunciare i pensieri più lampanti e pacifici, ma evidentemente non politicamente corretti.

Cennii, notizie, sul killer.
l reo confesso in passato aveva lavorato con alcuni rapper come Izi ed Ernia, ai brani “Scusa” e “Fenomeno”.
«Era un bravo ragazzo, tornato dall’Inghilterra era “bruciato”»
«Io abito qua dal 2016, loro c’erano già. Moussa era un bravo ragazzo, di talento.

L’ho visto cambiare quando è tornato dall’Inghilterra, era “bruciato”», ha riferito all’Ansa un vicino di casa della famiglia Sangare

Moussa viveva a Suisio (Bergamo) insieme alla madre e alla sorella, ma litigavano spesso, «fino a che loro non lo hanno buttato fuori di casa e lui ha occupato l’appartamento di sotto», racconta il vicino. Che ha aggiunto guardando il video di “Scusa”: «Adesso è molto più magro e rasato»

«Aveva davanti una carriera, so che voleva anche partecipare a X Factor», racconta un ragazzo che lo conosceva di vista. Moussa Sangare, anni fa aveva infatti collaborato con i rapper Izi ed Ernia. Il suo nome d’arte era Moses Sangare. Nella sua pagina Facebook, che conta 700 followers, si vedono gli scatti con alcuni artisti e alcune prove dell’aspirante cantante in video amatoriali.

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