Bild contro Xi Jinping – Ormai ogni nazione del mondo occidentale (tranne la nostra) non risparmia bordate alla Cina. Saranno giustificate? Chissà. Di certo, almeno da questo punto di vista, il vecchio Patto Atlantico sta serrando le fila dietro al Generale Stati Uniti trovando un nemico comune contro cui combattere. Noi, come da tradizione, decideremo l’ultimo giorno, quando il vincitore sarà inequivocabilmente identificato, con chi schierarsi.
Adesso è il turno dei tedeschi. La Bild è una delle più importanti testate giornalistiche tedesche e quando parla, di solito lascia il segno. E questa volta lo ha lasciato talmente netto che il capo del Governo Cinese Xi Jinping, tramite la sua ambasciata a Berlino, ha chiesto al direttore del giornale delle scuse ufficiali.
La Bild, in un suo reportage, evidenziava quanto fosse giusto chiedere Pechino di pagare per il danno economico causato al mondo per la fuoriuscita del virus COVID-19. La risposta è arrivata tramite una lettera aperta fatta recapitare direttamente dall’ambasciatore.
La risposta (presa integralmente dal sito del giornale) del direttore della Bild, è stata molto educata, ma sicuramente non nella direzione auspicata da Xi Jinping.
La Bild risponde a Xi Jinping: “Stai mettendo in pericolo il mondo”
Caro Presidente Xi Jinping
La tua ambasciata a Berlino mi ha rivolto una lettera aperta perché nel nostro giornale BILD abbiamo chiesto se la Cina dovesse pagare per il grave danno economico che il virus della corona sta causando in tutto il mondo.
Lasciami rispondere:
1. Regoli con la sorveglianza. Non saresti presidente senza sorveglianza. Monitorate tutto, ogni cittadino, ma rifiutate di monitorare i mercati umidi malati nel vostro paese. Chiudete tutti i giornali e tutti i siti Web critici per le vostre regole, ma non le bancarelle dove viene venduta la zuppa di pipistrello, non solo monitorate la vostra gente, la mettete in pericolo, e con loro il resto del mondo.
La Cina si arricchisce con le invenzioni di altri, invece di inventare da sola. Il motivo per cui la Cina non innova e non inventa è che non lasci che i giovani nel tuo paese pensino liberamente. Il più grande successo delle esportazioni cinesi (che nessuno voleva avere, ma che ha fatto il giro del mondo) è Corona.
Eri troppo orgoglioso e troppo nazionalista per dire la verità, che ritieni fosse una vergogna nazionale.
4. Il “Washington Post” riporta che i vostri laboratori a Wuhan hanno ricercato virus corona nei pipistrelli, ma mantenendo i più alti standard di sicurezza. Perché i tuoi laboratori tossici non sono sicuri come le tue prigioni per prigionieri politici?
Vorresti spiegare questo alle vedove, alle figlie, ai figli, ai mariti, ai genitori delle vittime Corona in tutto il mondo?
5. Nel tuo paese, la tua gente ti sta sussurrando. Il tuo potere si sta sgretolando. Hai creato una Cina imperscrutabile, non trasparente. Prima di Corona, la Cina era conosciuta come uno stato di sorveglianza. Ora, la Cina è conosciuta come uno stato di sorveglianza che ha infettato il mondo con una malattia mortale.
La tua ambasciata mi dice che non sono all’altezza della “tradizionale amicizia dei nostri popoli”. Suppongo che la consideri una grande “amicizia” quando ora invii generosamente maschere in tutto il mondo. Questa non è amicizia, lo definirei imperialismo nascosto dietro un sorriso: un cavallo di Troia.
Hai in programma di rafforzare la Cina attraverso una piaga che hai esportato. Non ci riuscirai. Corona vuole essere il tuo fine politico, prima o poi.
Distinti saluti
Julian Reichelt
In una nazione dove la censura è all’ordine del giorno (Google, YouTube, FaceBook e tante altre piattaforme sono bloccate), dove si impedisce di parlare e rilasciare interviste sulla pandemia, le critiche dirette non sono accettate, e adesso ne stanno arrivando veramente tante.
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