Vi ricordate quando scattò la caccia all’untore per tutti coloro che erano stati in Sardegna o nelle varie discoteche italiane? Era il 16 agosto scorso, già si parlava di una possibile seconda ondata, ma il Governo pensò bene che l’unica cosa saggia da fare fosse chiudere le discoteche.
Non pensò ai trasporti pubblici. Anzi il 7 settembre scorso ha stabilito che potessero tornare ad una capienza dell’80%, non pensò alle RSA, alla medicina territoriale o al tracciamento dei positivi. No, il governo pensò di chiudere le discoteche.
Come se noi italiani fossimo tutti dei novelli John Travolta impegnati ad allenarci sulle piste da ballo per una eventuale chiamata a ‘Ballando con le stelle’.
Eppure avevamo già subito un LOCKDOWN, eravamo stati chiusi in casa per 2 mesi. Usavamo già mascherine e distanziamento sociale e cercavamo di tornare faticosamente ad una normalità che permettesse al nostro paese di non affondare definitivamente.
Ma adesso che siamo ad ottobre e siamo tornati ad attendere le conferenze stampa di Conte a weekend alterni, adesso che ci chiedono nuovi sacrifici, che pensano a nuove misure restrittive qualcosa possiamo chiederlo anche noi?
Poniamoci delle semplici domande
Domande semplici, tipo: perché in 8 mesi di pandemia non si è pensato ad allestire nuove terapie intensive? Perché non sono stati assunti medici e personale per ampliare le procedure di screening e tracciamento? Perché nessuno si è posto il problema dei trasporti pubblici?
Era compito delle Regioni o del Governo?
Sicuramente non era compito di noi cittadini, ai quali oggi vengono chiesti nuovi sacrifici. Mentre assistiamo inermi ai vari scarica barile fra amministrazioni locali e centrale. Si pongano queste domande i fan del coprifuoco che ancora oggi vedono nei cittadini i colpevoli di questo incubo nel quale siamo piombati da ben 8 mesi.
Poi, quando avranno risposte chiare e precise, ricomincino pure a fare gli sceriffi e a lanciare anatemi contro l’untore di turno (una volta erano i runner, poi i giovani, adesso tutti coloro che osano porsi domande).
Per il momento continuiamo ad assistere agli show televisivi dei vari professori di turno che si contraddicono costantemente.
Io attendo risposte, perché al momento ne ho una sola: non è andato tutto bene e sta andando ancora peggio.
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