La capziosa narrazione unilaterale sui conflitti
La versione ufficiale riportata dal mainstream, che ormai rischia di essere egemone solo in Europa è quella che narra essere la Russia l’unica responsabile di un’aggressione ingiustificata al vicino.
Questa versione di comodo è però ormai smentita anche dall’attuale ministro statunitense della sanità Robert Kennedy Junior, ha detto chiaramente della versione dei fatti portata avanti dalla vulgata e conferma che la guerra l’hanno provocata gli Stati Uniti e non la Russia
Inoltre la storia, per chi ha memoria, ci ricorda che la guerra la iniziò Kiev con una aggressione contro le regioni russe dell’Ucraina orientale del Donbass, ben sette anni prima che Mosca fosse costretta ad intervenire, tirata per i capelli.
Per non parlare delle responsabilità esterne come quelle del golpe di Euromaidan gestito platealmente dal sottosegretario statunitense Victoria Nuland che addirittura si aggirava nella piazza sostenendo i manifestanti, mentre cecchini, dalle finestre dell’hotel che dava sulla piazza, sparavano indifferente sui manifesti e sui poliziotti per eccitare gli animi e uccidendo decine di persone a casaccio.
Sappiamo da un documento fatto dalla nostra televisione sul posto che testimoni hanno affermato di aver visto alcuni militari della NATO di nazionalità lituana, armati, in stanza dell’hotel. Il tumulto di piazza serviva come paravento per distogliere l’attenzione dai golpisti che destituivano il governo legittimo di Victor Janukovyč eletto a maggioranza
Rasentò il tragicomico quando i media occidentali ribattezzarono il putsch col nome ti “rivoluzione della dignità”. Disturbava il fatto che il presidente aveva dichiarato la volontà di aprire alla UE senza interrompere i rapporti commerciali con Mosca.
In seguito al colpo di Stato venne insediato un governo abusivo gradito a potenze estere
Ricordiamo che in seguito avvenne la provocazione del rogo di Odessa in cui una cinquantina di russofoni furono arsi vivi da squadre dì ultranazionalisti.
Avvenne davanti ai poliziotti ei vigili del fuoco a cui Venne impedito dì spegnere l’incendio del palazzo dei sindacato.
Tornando alle responsabilità della guerra è bene riportare le recenti dichiarazioni ufficiali del sottosegretario dimissionario Victoria Nuland, colei che era presente in Euromaidan che ora confessa che quel primo accordo che era stato trovato con la Russia nel primo periodo del conflitto, non vide la luce a causa di “ingerenze statunitensi e inglesi” di Boris Johnson
Sappiamo che tutto fu provocato dalla volontà dell’amministrazione democratica della presidenza Obama, con la volontà di spingere i confini della NATO, verso est fino a Kiev, l’antico nucleo della nascente Russia che ebbe i natali proprio nel principato di Kiev.
Questo per dare una spallata definitiva alla rinata Russia di Putin e interrompere i promettenti commerci con l’Europa
Comprendiamo che questa strategia un po’ superata, al nuovo presidente Trump non interessa più.
Trump vuole pacificare il fronte incandescente con la Russia perché Mosca non è ritenuto il contendente commerciale degli USA.
Trump vorrebbe in un prossimo domani avere la possibilità di incrementare i commerci con Mosca per allentare lo stretto abbraccio di Mosca con la Cina, l’attuale fabbrica del mondo
Il mistero rimane l’atteggiamento degli europei, nostalgici della guerra e che non si comprende il perché siano rimasti alla tesi che descrive Putin come macellaio, sanguinario, a capo di uno Stato canaglia, dittatore e che ha mire di conquista come il terzo Reich, un rinnovato maccartismo.
Siamo rimasti alla descrizione che la NATO faceva strumentalmente di vari personaggi come Saddam, Gheddafi, Assad, Khomeini, o come avvenne coi Talebani e del personaggio che doveva impersonare il cattivo di turno da insultare
Perché gli europei desiderino proseguire la tensione di muro contro muro è il grande mistero del nostro secolo. Chiaramente ragioni nascoste o meglio dire occulte.
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