La Cina alla conquista dell’AI
Guerra commerciale, guerra di dazi. E’ questo il periodo storico che stiamo vivendo. Una società che vede innalzare il livello di conflittualità sia fisica che economica.
Il tutto in attesa della prossima rivoluzione informatica AI, una guerra che si svolgerà non con le armi ma a colpi di reti neurali e robotica androide
E’ questa la nuova frontiera della sfida tra Stati Uniti e Cina. Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale diventerà sempre più indispensabile per ottenere il controllo politico ed economico globale. Entrambi i colossi mondiali lo sanno.
La Cina sembra al momento prendere un forte distacco verso l’avversario oltre oceano. I suoi “sforzi tecnologici” si stanno sempre più rivolgendo verso lo sviluppo delle nuove frontiere dell’AI.
Ha avuto un forte impatto mediatico l’immissione nel mercato del AI-Deepseek, un modello molto simile alla ChatGPT ma con molti meno costi e risultati più importanti. L’introduzione di Deepseek ha scosso nel profondo la Silicon Valley californiana con risvolti “bear” anche a Wall Street
Deep seek ha stravolto il mercato informatico in quanto utilizza strumenti talmente innovativi e performanti da ritenere già Chat GPT obsoleta. Il modello infatti non utilizza elenchi di risultati basati sulle parole chiave, ma comprende e genera risposte in direttamente in linea alle esigenze di chi le richiede.
E’ infatti basato sul concetto di “intelligenza artificiale generativa” che riesce a produrre contenuti personalizzati. Cambia quindi la modalità di interazione fra uomo e macchina
Deep seek non è un semplice motore di ricerca. Riesce a dare risposte precise nelle tecniche di comportamento del consumatore, nel comportamento delle vendite, nella scelta dei prodotti ed è capace di suggerire nuove creazioni di immagini, testi e documenti a un target predeterminato e predefinito.
Ma l’AI cinese si spinge ancora più avanti. Alibaba, network di vendita cinese assai simile ad Amazon, ha presentato un nuovo modello denominato Qwen2.5-Max.
Le potenzialità di Qwen2.5- Max sono addirittura superiore, non solo a ChatGPT, ma anche a DeepSeek.
La Cina entra in competizione con se stessa, in considerazione della scarsità di concorrenza. Questo ultimo modello, oltre alle normali funzioni già in essere a tutti gli AI conosciuti, crea a sua volta codici e algoritmi, diventando di fatto generatore di se stesso
Nella guerra tecnologica globale in essere della produzione AI, le piattaforme di Google e Apple stanno negando attualmente l’accesso alla cinese Deep Seek. Al momento ciò non sta avvenendo ancora con Qwen 2,5-Max, anche se vengono riscontrate notevoli difficoltà nell’accesso.
Quello che certamente si evidenzia è che sta crollando il concetto economico, tanto decantato a inizio degli anni 2000, della globalizzazione. Vi è un latente quanto pericoloso ritorno all’ “economia interna chiusa”, con l’introduzione di tassi doganali delle merci e limiti all’utilizzo delle risorse tecnologiche. Un ritorno al passato, che mina la convivenza pacifica mondiale.
La Cina in questo momento sembra dare un netto distacco agli Stati Uniti nel campo dell’Intelligenza artificiale. Ma la competizione è ancora molta lontana dalla conclusione
E nuove aziende, nuovi Stati e nuovi produttori potrebbero alla lunga prendere il sopravvento. Siamo solo agli inizi.
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