Greta Thunberg – L’emittente americana Cnn ha organizzato un gruppo di discussione sul coronavirus per un evento che di prossima trasmissione. Questo gruppo prevede gli interventi di alcuni esperti sanitari che discuteranno della pandemia mondiale. A partecipare è stata invitata anche la diciassettenne Greta Thunberg e il web, giustamente, si chiede lei che qualifiche abbia per poter intervenire. Ma guai a criticare la sua presenza: chi lo ha fatto è stato bollato come un “rabbioso cane da guardia”.
“Coronavirus facts and fears”
L’incontro, intitolato “Coronavirus Facts and Fears” (Coronavirus, fatti e paure), coinvolge la conduttrice della Cnn Sanjay Gupta, l’ex segretario alla salute e ai servizi umani Kathleen Sebelius e anche l’ex direttore dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Richard Besser. Insieme alla Gupta condurrà l’incontro anche Anderson Cooper, un altro giornalista della Cnn.
“A cosa serve Greta Thunberg in questo contesto?”
Immediatamente, su Twitter alcuni utenti hanno rappresentato le proprie perplessità nell’invitare in virtù di esperta l’adolescente Greta, attivita per il “clima”, a questo incontro. Yashar Ali, un giornalista americano molto seguito su Twitter, ha scritto: “A che cosa serve Greta Thunberg in questo incontro?”. Questa mattina Ali aveva 12.000 like al post. Il giornalista ha così reso chiaro il pensiero espresso dalla sua domanda retorica: “Questo è un gruppo di esperti e amministratori della salute. Un’attivista del clima sarebbe più adatto in un contesto diverso. Non è una scienziata del clima. È una questione di collocamento sbagliato”.
“Cani da guardia rabbiosi”
Yashar è solo un esempio di chi è stato critico nei confronti della presenza di Greta a questo incontro, ma non importa: per alcune testate come il New York Post, chi sostiene questa tesi altro non è che un “cane da guardia dei social media”, gente che starebbe “schiumando di rabbia per la scelta di mettere un attivista del clima adolescente in un incontro con esperti di sanità pubblica”.
I vip si schierano con Greta
Se continuate a pensare che le critiche per la presenza di Greta in un contesto simile siano legittime, è perché non avete ancora sentito chi la difende: “Uomini non qualificati appaiono in tv tutto il giorno, ogni giorno, e parlano all’infinito, ma Greta Thunberg è di troppo?” twitta la scrittrice Roxane Gay. Parla poi un’altra scienziata, l’attrice Patricia Arquette (che il New York Post ci dice essere un premio Oscar, come se ciò la qualificasse a parlare di altri temi): “Greta ha una conoscenza straordinaria e rappresenta la prossima generazione che rimarrà a pulire questo casino che abbiamo creato. Non l’avrebbero messa lì se non fosse una voce potente”.
E Greta, saggiamente, tace
Greta, intanto, rimane oculatamente zitta sui social media e non partecipa alla polemica. Il 30 aprile ha lanciato una campagna insieme all’Unicef per proteggere i bambini in cui ha investito i € 92.000 assegnateli dalla ONG danese Human Act: “Come la crisi climatica, la pandemia di coronavirus è una crisi dei diritti dell’infanzia”, ha affermato Thunberg. “Interesserà tutti i bambini, ora e nel lungo periodo. Chiedo a tutti di farsi avanti e unirsi a me a sostegno del lavoro vitale dell’Unicef per salvare la vita dei bambini”. Uno scopo sicuramente nobile per il quale le auguriamo il miglior successo – anche perché proferire qualsiasi parola negativa contro la competenza della Thunberg su certi temi significa essere bollati come orchi…
Ilaria Paoletti per www.ilprimatonazionale.it
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