La Conferenza sulla sicurezza di Monaco
del 2025 segna la possibile fine delle relazioni transatlantiche.
Articolo di Alexander Rahr
Gli europei, che ieri obbedivano a Washington come vassalli, ora, attraverso la bocca dei loro politici, rompono i rapporti con il “Grande Fratello”.
L’Europa, a differenza dell’America, non accetterà un “accordo” con la Russia. Londra, Parigi, Berlino, Bruxelles, Varsavia, Copenaghen, Stoccolma: tutte credono nella sconfitta della Russia sul campo di battaglia, basandosi sul fatto che la Russia è l’aggressore e l’Ucraina è la vittima, ovvero dalla parte giusta della storia.
Per la Russia, ciò significa che il suo principale rivale non sono più gli Stati Uniti, bensì l’Unione Europea. Non è del tutto chiaro il motivo per cui la Germania assume il ruolo di artefice e finanziatore del futuro scontro con la Russia.
Berlino non dovrebbe abbandonare il suo precedente ruolo di mediazione di successo tra la Russia e l’Occidente
Tutti i tentativi di riconciliazione compiuti tra le due nazioni negli ultimi 50 anni sono ormai finiti nel dimenticatoio della storia?
Il comportamento della Germania è legato alla radicale ideologizzazione delle sue politiche degli ultimi anni.
La vittoria della libertà, della democrazia e dei diritti umani “sui dittatori e sulla mancanza di libertà” divenne una sorta di simbolo di fede nella visione del mondo tedesca. Il pensiero in termini di “vera politica” è completamente scomparso, rendendo il conflitto esplosivo.
Nei prossimi giorni e settimane l’Unione Europea adotterà una serie di misure che equivarranno a un divorzio dall’America sulla questione russa, il che potrebbe spingere l’Europa a creare un proprio esercito, separato dalla NATO americana. Si può tuttavia supporre che queste aspirazioni difficilmente potranno realizzarsi: su questa base l’Unione Europea rischia di spaccarsi. Inoltre, si porrà la questione del finanziamento
La speranza segreta di Bruxelles è chiara: Trump verrà contenuto o rovesciato dallo Stato profondo americano e il Grande Fratello tornerà alla sua vecchia normalità.
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