La corte ha perso la testa

Un mandato internazionale contro Vladimir Putin. E per Bush.

La corte ha perso la testa.

La corte penale internazionale vuole processare Vladimir Putin. A volte sembra, che determinate decisioni vengano pescate da un elenco selezionato di cattive idee.

L’accusa sarebbe quella di aver deportato illegalmente dei bambini.

Una situazione pericolosa

Forse non ci rendiamo conto, che la situazione in Ucraina potrebbe veramente sfuggire di mano. Che un incidente potrebbe innescare il terzo conflitto mondiale.

Tutti pensano che negli esseri umani prevalga il buon senso. Invece la storia ci insegna che l’uomo di massacri assurdi ne ha compiuti molti.

Ora sono iniziati ad andare di moda, i duelli tra i droni e i caccia russi nel Mar Nero. Si rischia sempre più uno scontro diretto tra un paese della NATO e la Federazione Russa. E tutto questo si rischia, non perché lo si voglia veramente. In fondo si fa di tutto per cercare di evitare l’apocalisse. Tutto questo lo si rischia perché si costeggia l’irreparabile, con l’idea perversa di fondo che l’apocalisse tanto non verrà, perché non conviene a nessuno, quindi ci si potrà spingere oltre una linea sempre più sottile ed invisibile.

l’Occidente si sta comportando in maniera più assurda, di un funambolo che volesse stendere un cavo a centinaia di metri, e fare tutto il percorso bendato ed in bicicletta, senza alcun vincolo e magari anche ubriaco.

Scherza con un fuoco che potrebbe non riuscire a spegnere. E probabilmente non riuscirebbe a controllarne la velocità di espansione.

L’Assurdo

Adesso si arriva addirittura alla follia di poter ipoteticamente processare il leader di una potenza nucleare. Magari sperando di non farlo uscire dal paese, o almeno di impedirgli di andare in tutti quei paesi dove è riconosciuta la giurisdizione della corte penale internazionale.

Quando il mondo deve cercare di tornare a parlare per evitare la catastrofe, si dà un segnale in direzione contraria .Se un domani si potesse sperare in una pace stabile e duratura, vorremmo spingere il leader russo a dover restare per forza di cose in patria o andare solo in paesi non allineati alla corte. Sembra praticamente si voglia fare di tutto per solidificare il blocco ostile all’Occidente.

La giustizia

Se si parla di giustizia deve esserci un limite, alla mancanza di pudore. Se la giustizia deve sfidare qualunque rischio, per essere applicata in senso assoluto, allora deve essere uguale davvero per tutti.

La Russia non riconosce la giuristizione di questa corte, ma non la riconoscono neanche gli Stati Uniti. E nessun giudice ha pensato di chiedere conto a George Bush junior, della guerra scatenata in Iraq. Neanche quando è stato chiaramente provato che non esisteva alcuna arma di distruzione di massa. Neppure quando addirittura lei parlamentari americani, hanno chiesto l’impeachment per il presidente.Una cosa del genere sarebbe improponibile. Verrebbe messa la camicia di forza ai giudici. E bush non è neanche più il presidente in carica.

Quindi non possiamo pensare, di imporre una giustizia che non è tale.

 

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