La crisi dell’opposizione

Se anche Ferrara spezza una lancia, in favore della maggioranza

La crisi dell’opposizione

Quando Il foglio difende la Meloni, allora vuol dire che l’opposizione è veramente messa male. Anche perché nessuno vorrà accusare Claudio Cerasa, di non essere abbastanza rigido con il governo.

Eppure stavolta delle ragioni della maggioranza vengono riconosciute, sul suo giornale. Ma più che  ad una luna di miele, siamo davanti alla presa di coscienza dell’inconsistenza dell’ opposizione. Soprattutto nei contenuti.

Addirittura Ferrara

Addirittura il fondatore del Foglio, mai tenero con Matteo Salvini arriva a scrivere, riferendosi a lui: “si può finire per avere torto anche quando si abbia ragione, e Twitter è lì per confermarlo. Ma in questo caso la ragione ci dice incontrovertibile che un’ordinanza su un migrante e il suo trattenimento, quale ne sia la legittimità giuridica, non deve in nessun caso essere confusa e compromessa da un comportamento militante, Potere al popolo, e dalla manifestazione pubblica, magari anche sbracata, di un orientamento che appartiene o deve appartenere, nel caso dei togati, al foro inferiore cosiddetto. Una casta è una cosa legittima solo in questo caso”.

Ed anche Simone Canettieri

Sempre sul Foglio anche Canettieri , che non è certo un fan del governo, anzi se non vogliamo, semplicemente per bon ton, definirlo apertamente ostile possiamo eufemisticamente dipingerlo come, se non altro, scettico, è abbastanza generoso con la capacità del governo sull’immigrazione. “(…) Fra la premier, la presidente della commissione ed Emanuele Macron, diventato quasi un “mon ami” agli occhi della Meloni, che prima lo detestava cordialmente. Alla fine il formato a sei ,guidato dall’Italia, ha vergato un’intesa che certo rimane ancora sulla carta, ma di cui bisogna dare conto. Dall’azione robusta contro i trafficanti ha un maggiore supporto ai paesi partner, all’Oim e all’Unhcr per l’assistenza ai migranti nei rimpatri fino al sostegno ai paesi Nord africani per la protezione delle frontiere e contro gli ingressi: sono questi i punti principali del documento. Sono stati concordati da Italia, Gran Bretagna, Olanda, Albania, Francia e commissione UE. Non era una situazione prevista, invece è accaduta: è un fatto . Non era scontato . Chissà quanto funzionerà, ma segnala comunque l’iniziativa di Meloni per cercare di risolvere un problema (…) che fa parte della sua propaganda. Che la espone alle intemerate di Matteo Salvini: l’immigrazione è dunque gli sbarchi”.

Da questo punto di vista si evince, che la politica sull’immigrazione della Meloni, trova apprezzamenti trasversali. Tanto è vero che la critica della sinistra è molto complessa.

E qui veniamo all’opposizione

Il vero elemento di forza del governo, sta nelle inconsistenza della proposta dell’opposizione. Al di là della critica, c’è sempre anche il quindi. La proposta.Il che cosa faresti tu se fossi al governo?

E la risposta dell’opposizione è, se non inesistente, abbastanza sgradita agli italiani.

Gli italiani sono stanchi degli sbarchi. Vedono i problemi di sicurezza e di degrado legati all’arrivo di molti clandestini. Magari vorrebbero anche una linea più radicale da parte del governo. Però tutti sono convinti che i pentastellati, dei quali si ritrova fortunosamente a capo Giuseppe Conte e soprattutto il PD al cui verte c’è, altrettanto rocambolescamente, Elly Schlein, darebbero risposte senz’altro peggiori.

Risolvere il problema dei clandestini con lo ius soli e la società multiculturale, è sicuramente una soluzione che non convince gli italiani.

Dunque la più grande forza del governo risiede in una opposizione totalmente lontana dalla sensibilità del paese reale.

Leggi anche: A 50 ANNI DALLA GUERRA DEL KIPPUR: IL CONFLITTTO CHE CAMBIO’ IL MEDIO ORIENTE

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version