La decisione di Letizia Moratti. Questo “Centro” non s’ha da fare

La decisione di Letizia Moratti. Questo “Centro” non s’ha da fare

Diventa sempre più in salita la strada della creazione di un “Centro” in Italia.

Letizia Moratti si è allontanata dal Terzo Polo. L’ex sindaco di Milano, dopo aver “sbirciato” nei salotti di Renzi e Calenda e valutato la pochezza politica dei loro progetti politici, ha deciso di rientrare in Forza Italia.

Eppure, al Terzo Polo lo scorso anno, Moratti dava l’impressione di crederci, e anche parecchio

Ci si era buttata a capofitto nella sua candidatura al Governo della Regione più ricca di Italia, con la sua lista civica coalizzata con quella di Renzi/Calenda.

Si era presentata anche con una squadra di livello, Monica Forte Presidente della commissione Antimafia della Lombardia, l’ex consigliere regionale uscente Manfredi Palmieri, e nomi meno politici ma più conosciuti come l’ex ciclista Chiappucci.

Alla tornata di febbraio scorso ha vinto Attilio Fontana, Governatore uscente e candidato del centro destra, che ha ottenuto il 54,6% delle preferenze. Moratti, allora vicepresidente della Giunta lombarda, ha sempre avuto un rapporto turbolento con Fontana. La sua candidatura era per vincere e per sostituire, una volta per tutte, Fontana.

Il risultato per donna Letizia è stato molto deludente, molto più delle più brutte aspettative

Il suo nome non ha raggiunto neanche al 10%. Ma quello che ha deluso più di tutto Moratti è di non essere arrivata neanche seconda. E’ arrivata medaglia di bronzo dietro a Pierfrancesco Majorino, e pure neanche vicino come risultato visto che il candidato del centro sinistra e 5Stelle aveva ottenuto oltre 20 punti in più di lei.

Un flop pesante

Dopo lo sconcerto iniziale Letizia Moratti si è presa un periodo sabbatico. Sono stati mesi in cui, forse per rabbia forse per strategia, ha maturato la scelta di rientrare in Forza Italia. Tajani l’ha riaccolta a braccia aperte e le ha affidato la Consulta della segreteria nazionale del Partito. Intanto riparte da lì.

Nella conferenza stampa per pubblicizzare la sua decisione, Letizia Moratti spiega che la sua scelta di ritornare in FI è maturata “in quanto rispetto allo scorso anno siamo in una fase politica diversa” e che “mi sento molto più vicina alle idee e ai valori del PPE rispetto a Renew Europe”.

Che il periodo politico di adesso sia diverso rispetto a un anno fa ci si può credere . Più difficile pensare che la Moratti non avesse saputo un anno fa che Renzi e Calenda facessero parte, allora come adesso, a Renew Europe. Ma questo è. C’è comunque da apprezzare l’elegante motivazione della sua rentrée in Forza Italia, adducendo note europeiste e non italiche. Ma qualche fugace dubbio sulla sua futura eventuale candidatura alle prossime europee fra le promesse concesse da Tajani per il suo rientro, sinceramente lo abbiamo.

Intanto nel “Centro” c’è un bel via vai di gente che scorre da un partito all’altro, da un movimento all’altro, da una associazione a un’altra. Tutti alla ricerca del “Centro” e a provare a rimettere assieme i pezzi di quel che resta del mito del Terzo Polo.

Ma risulta ormai evidente, anche a chi non è avvezzo di politica, che il Terzo Polo ha attivato una processo di forza centrifuga che spinge verso l’esterno.

Un fuggi fuggi forzoso, alla ricerca di lidi meno irruenti

Chi rimane all’interno dei gruppi di centro sta fermo a osservare che cosa sta succedendo e ad attendere momenti migliori. Tuttavia potrebbe essere sempre chiamato da altre fazioni o gruppi che facevano comunque parte del Terzo Polo per cambiare giacchetta. Proprio come al gioco di carte rubamazzi.

In questo stato di cose, probabilmente, sarebbe molto meglio dichiarare definitivamente e in maniera tombale che il “Terzo Polo non s’ha da fare”.

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