L’abolizione della prescrizione
Uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle è sempre stato l’abolizione della prescrizione. Un anno fa sono riusciti ad ottenerla, con effetti decisamente deleteri per quel che riguarda il sistema giudiziario italiano. La prescrizione, infatti, fungeva da incentivo per i giudici a essere più celeri nel trattare le controversie, proprio per evitare che un lungo processo terminasse con un nulla di fatto a causa della prescrizione.
Con la su abolizione, invece, i giudici potranno prendersela comoda: non ci sarà più alcuna fretta a fissare l’udienza d’appello, visto che il reato non si prescriverà mai. Tutto ciò, con evidente danno non solo per l’imputato, ma anche per la parte civile che attende la risposta definitiva della giustizia.
È questo il secondo aspetto negativo della riforma: con l’abolizione della prescrizione e l’inevitabile dilatarsi dei tempi processuali la giustizia sarà ancora più lenta di quanto lo è ora, con la conseguenza che l’imputato rimarrà tale a tempo indeterminato (in barba al principio di ragionevole durata del processo) e la vittima non vedrà mai riconosciute le proprie ragioni.
Il caso di Ciro Grillo
Da alcune settimane si parla del caso di Ciro Grillo. Per riassumere i fatti in maniera molto stringata, il figlio del leader pentastellato avrebbe, assieme ad alcuni amici, partecipato allo stupro di gruppo di una ragazza diciannovenne. Ora, le indagini faranno il loro corso e spetterà alla magistratura determinare come sono andate veramente le cose. Ma, grazie alla riforma fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, non ci sono limiti di durata. Ciro Grillo, come daltronde tanti imputati meno illustri, potrebbe ritrovarsi la spada di Damocle di una condanna per i prossimi 30 o 40 anni della sua vita. E se fosse innocente? La sua vita verrebbe rovinata senza scopo.
Le urla di Beppe Grillo in televisione sono umanamente comprensibili, rappresentano la rabbia e la disperazione di un padre che ama suo figlio. Ma che succede a tutti quegli imputati, poi dichiarati innocenti, che si ritrovano la vita rovinata da un’accusa infamante che poi risulta essere falsa? La prescrizione offriva un minimo di protezione, visto che la maggior parte di noi non ha un babbo che vada a sbraitare davanti alle telecamere per lui. Ma ora? Beppe Grillo potrebbe “improvvisamente” riscoprire una vena garantista…come dire, viva la coerenza…
Ulteriori ipocrisie
La lista delle ipocrisie pentastellate non termina certo qui. Lasciando stare da parte la vicenda del presunto finanziamento di 3,5 milioni di Euro da parte di Maduro al Movimento, su cui la magistratura deve ancora far luce, numerosi parlamentari 5 Stelle sono stati fotografati in compagnia di alti esponenti del regime venezuelano in varie occasioni, a Caracas, a Madrid ed a Roma. Come concilia un movimento politico che si dice democratico la vicinanza ad uno dei regimi più corrotti e sanguinari del mondo? Come può un partito che dice di voler promuovere l’onestà a tutti livelli rapportarsi con un governo che partecipa attivamente al narcotraffico? Ai posteri l’ardua sentenza…
Altra incoerenza: il Movimento 5 Stelle promuove nel suo programma il software libero. Tuttavia, la Piattaforma Rousseau, la spina dorsale informatica del movimento, è un software propietario che appartiene all’omonima associazione. Quanto ciò sia importante, è risultato ben chiaro dopo la rottura tra i due soggetti: al momento attuale il Movimento 5 Stelle non possiede neanche la lista dei propri iscritti!!
Conclusioni
Dulcis in fundo, la linea politica dei grillini: in 12 anni di storia, dopo aver cominciato come un movimento anti-sistema i pentastellati sono riusciti prima ad andare al governo con la Lega, poi con il PD ed infine sono entrati in quel gran minestrone che è il governo Draghi. A quel punto gli elementi del movimento che ancora conservavano un minimo di onestà intellettuale hanno dato forfait e sono usciti. Gli altri invece sono rimasti: evidentemente hanno preso gusto a stare su quelle poltrone che tanto disprezzavano.
Non voglio esprimere un giudizio: i fatti bastano e avanzano. Chiunque osserva i pentastellati può rendersi conto da sé che più che un movimento politico sono un’Armata Brancaleone.
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