LA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA DEL GENERAL VANNACCI

LA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA DEL GENERAL VANNACCI

Pare dunque che ci siamo! Il Generalissimo Roberto Vannacci non ci sta a fare il gregario.

Vuole diventare leader! Non più nelle retrovie, dunque, ma in prima fila

A combattere la sua battaglia per raddrizzare un mondo che, non per nulla, percepisce “al contrario”.

E per raddrizzare questo mondo, non può continuare a stare in Lega. Occorre fare il salto di qualità. Serve un piano, una strategia!!! occorre un nuovo contenitore politico che sappia farsi avanguardia in un mondo – quello politico appunto – dove i vecchi soggetti sono percepiti come obosoleti, compromessi e non in grado di rispondere all’altezza e alla nobiltà della missione.

Mica facile raddrizzare il mondo eh!?

Il Generale passa dai campi di battaglia all’agone politico e lo fa (o aspira a farlo) da protagonista. Non solo come europarlamentare, no! Quello era il primo passo, il trampolino di lancio. Il fronte è altrove, ed è a 360 gradi. E per percorrerlo baionetta (politica, s’intende!) alla mano, la Lega non va bene. Al massimo è stato un buon mezzo di locomozione per passare dalla retroguardia alla prima linea. Un taxi appunto!

E’ tempo di cambiamenti. E’ tempo di novità!

Adunata soldati, dunque. Si parte! Si fa un partito (brillantissima idea, soprattutto originale- sic!) perchè evidentemente ce ne sono pochi e malmessi.
Se i civili falliscono, largo ai militari!!! (infatti i suoi più stretti collaboratori sono militari in congedo).

Grazie ai vecchi amici, ma adesso si fa da soli!

Ed ecco che allora, si costruisce attorno al Generale una struttura, si conquista capillarmente il territorio, si avanza senza tema!! con nuovi mezzi, nuovi soldati, nuovi amici.

E poco male se i vecchi si offendono, si indispettiscono e si arrabbiano per essere stati usati come un taxi. Il fine, in fondo, giustifica i mezzi.

E il fine ricordiamolo, è ribaltare anzi raddrizzare il mondo.

Fra il 19 e il 20 di Settembre dunque, tutti a Viterbo! Tutti a festeggiare il Generale nella speranza che impartisca finalmetne l’ordine. Avanzate soldati!!!! In marcia!
Come? Ma naturalmente con “Europa Sovrana e Indipendente” (ma pure Patrioti Italiani non spiace).

Gli indizi ci sono tutti!

Dalle email di Fabio Filomeni, braccio destro di Vannacci, che, augurando buon Ferragosto al Comandante in Capo, parla di nuova avventura politica, all’organigramma territoriale di una organizzazione che da politico-culturale può diventare partitica in senso stretto sol che giunga il tanto agognato ordine. Che la Parola si riveli. Che il Generali favelli!

Vannacci è pronto

Forte del suo consenso, forte della sua filosofia “di buon senso”, appoggiato da chi lo eleva a nuovo federatore della destra sovranista, il militare passa in rassegna le truppe.

Sembra di vedere che in un altro luogo, lontano geograficamente e idealmente qualcuno invece si arrovelli, con le mani nei capelli.

– Ma come? – si domanda il povero Salvini. L’ho voluto, l’ho candidato, abbiamo fatto un bel risultato e adesso mi molla? Tu quote Brute?!
Eh si! Non c’è tempo da perdere! Risponde – da altrettanto lontano – il Generalissimo. E, se mi va, caro Matteo mi prendo pure la Lega.

D’altra parte la Lega è sconquassata da un prossimo redde rationem che potrebbe vedere la scissione dei bossiani

E il Generale sornione osserva, pronto a sferrare il colpo ferale.
Forse in questo momento Matteo si sta mordendo le mani per aver candidato un siffatto soggetto, del tutto estraneo alla gratitudine evidentemente.

“Rimrrò in Lega fintanto che i miei principi saranno sovrapponili a quelli della Lega” dice Vannacci e aggiunge che “visto la paura che fa, un partito di Vannacci avrebbe grande condivisione”. Parole di piombo destinate ai partiti di centro-destra. Forza Italia lo ha attaccato esplicitamente. Fratelli d’Italia lo snobba come si snobba un corpo estraneo.

Ma lui va avanti!!!! E’ un Generale, perdio!!!

Il dado è tratto. Il Rubicone è varcato. Non ci sono spazi per ripensamenti.
D’altra parte quello con Salvini è stato un matrimonio “di convenienza” e non “d’amore”, almeno per il militare.
In fondo, “cosa c’entriamo noi con la Lega” – chiede Vannacci. – “Assolutamente nulla” – risponde chiaramente Fabio Filomeni, “nè con quella di ora nè tantomeno con quella di prima”. Più chiaro di così!!!!

E’ l’ora di capitalizzare il successo e visto che né Fratelli d’Italia né tantomeno Forza Italia paiono così contenti della nuova e ingombrante presenza nel panorama politico italiano, Vannacci fa da sé.

Perchè Vannacci almeno per l’elettorato di riferimento – magari che ha sempre votato Lega – costituisce non solo la novità (rispetto a un Salvini indebolito dal progressivo calo di consenso) ma è anche percepito come più credibile e meno compromesso. Insomma un “duro e puro” non contaminato dai giochi di palazzo.

Un tribuno dell’estremismo che però ha una sua credibilità derivante da una carriera di tutto rispetto

Uno che o lo ami o lo odi, ma se lo ami, lo fai al 100%. E infatti, non per nulla, molti dei suoi collaboratori hanno una stima e una fiducia illimitata in Vannacci “come tutti coloro che hanno messo una croce sul suo nome” tiene a precisare ancora il buon Filomeni.
Insomma, con una certa forzatura si potrebbe dire che militari ed elettori sono di fatto, ai suoi (di Vannacci) ordini. Un solo popolo, un solo leader, un solo impero!!! (mi si perdonerà la citazione poco consona!).

Sono dunque pericolosi per la democrazia, come quale commentatore di sinistra già inizia a sostenere?

No, possiamo essere rassicurati: non è in previsione alcun golpe dei colonnelli, ovviamente! Nessuna marcia su Roma, tranquilli antifascisti da operetta in servizio permanente!

Ma certamente una riflessione va fatta. Il mondo di Vannacci, quello dritto non al contrario, quello di cui lui è espressione, rappresenta un pezzo di elettorato di destra che evidentemente non trova più nei partiti tradizionali la risposta alle proprie istanze e che quindi vede nel Generale un punto di riferimento.Politicamente però ciò non è pericoloso; culturalmente, invece, qualche grattacapo lo dà.

Perchè le idee espresse nel Vannacci-pensiero non vanno oltre gli slogan, non vanno oltre la propaganda populista un tempo tanto amata ma che ora sta mostrando la corda.

La politica è una cosa seria

Servono progetti di Paese, serve immaginare l’Italia del futuro, occorrono idee di rilancio di una Nazione che altrimenti rischia di stagnare. E questo nel Vannacci-Pensiero (almeno stanto alla Bibbia del Movimento) non c’è. La proposta politica è invero assai labile.
Non basta dire che va tutto male. Non basta dire che “i gay non sono normali” o che “la Egonu non ha i tratti dell’italianità (qualunque cosa ciò voglia dire).

Per fare politica serve altro

Molto altro.

Soprattutto in un contesto internazionale complicatissimo e in una fase difficile anche dal punto di vista nazionale, benchè in ripresa rispetto agli ultimi anni.
L’Italia si sta riprendendo da una serie di shock economico-sociali che ne hanno fiaccato la resistenza. L’economia sta lentamente iniziando a migliorare, ma urgono riforme, c’è una giustizia al collasso. Il lavoro, le imprese, le famiglie aspettano risposte concrete che il Governo sta tentando di articolare. Ma su questo Vannacci cosa ha da dire? Cosa ha da offrire?

Perchè mai, insomma, uno dovrebbe votare Vannacci, se non per una legittima protesta rispetto al paradigma ideologico di una sinistra imbarazzante ma al contempo culturalmente pervasiva (Ah Gramsci e l’egemonia culturale)?

Giusto protestare intendiamoci

Legittimo votare Vannacci perchè il mondo va al contrario. Ma serve altro.
Oltre a un buon catalizzatore di voti, il Generale che cosa ha da dire? Al momento non è dato sapere. Perciò, la sua marcia trionfale, sebbene apparentemente molto apprezzata in alcuni settori, è molta apparenza e poca sostanza. Di questo le truppe dovranno tener conto perchè il rischio di flop è concreto. Inoltre, prendere voti è un conto, aspirare a governare è un altro.

Cionondimeno, non bisogna fare l’errore di sottovalutare ciò che sta accadendo

Non v’è dubbio che una siffatta operazione – in concomitanza anche con ciò che pare maturarsi in seno a Forza Italia – potrebbe avere effetti destabilizzanti sul governo. E questo, proprio considerando il moento è grave!
L’indebolimento della Lega da destra (effetto della eventuale scelta autonomista di Vannacci) e le continue smarcature di Forza Italia (condite con varie prese di posizione di Marina e Piersilvio Berlusconi) lasciano intravedere delle nubi pericolose all’orizzonte. Sarebbe sciocco non tenerne conto dal momento che la posta in gioco è molto alta ed è il fururo della nostra Nazione.

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