Un ritorno al passato per la nuova maglia della Fiorentina per la prossima stagione.
Torna il giglio “capponato” dell’era Pontello, la prima volta sulle maglie JD Farrow’s nel 1981.
Quel figlio che dopo la cessione di Baggio verrà rimosso dalle bandiere viola, che sventolavano con un buco come quelle della Romania ormai libera da Nicolae Ceaușescu ed il suo regime comunista.
Ritorno al passato
La maglia che Vlahovic e compagni indosseranno la prossima stagione, per il secondo anno consecutivo sarà prodotta da Robe di Kappa. Maison un po’ troppo legata alla Vecchia Signora per risultarci simpatica, ma che per questo anno ha messo in campo un recupero della storia Viola che ci piace.
La nuova divisa da gioco che la Fiorentina ha studiato per il campionato 2021/22 prenderà spunto da quella della stagione 1985-86 prodotta da Ennerre.
Roberto Baggio era appena arrivatos, dopo un grave infortunio al suo ginocchio di cristallo.
A caratterizzare la maglia sarà dunque una fascia centrale bianca dove troverà spazio il nome dello sponsor ufficiale.
Trentasei anni fa era la Opel.
Oggi invece sarà la Mediacom, azienda di Commisso che da novantasette trimestri è in crescita costante e che, nonostante la pandemia, è riuscita a dare un contributo importante per la sicurezza economica di tutto il club viola.
La maglia Opel in questione era la seconda versione. Con la banda solo sul petto. Ed il giglio lato cuore
Nel 1983 la Ennerre, sponsor tecnico di allora, aveva inventato la striscia bianca che continuava sulle maniche, ed il giglio era sopra l’ombelico.
Era la maglia di Antognoni e di Socrates, che aveva ereditato il fiore simbolo di Firenze ristilizzato dalla maglia JD Farrow’s del 1982, l’anno dello scudetto ‘mancato’, del ‘meglio secondi che ladri’.
Anni d’oro per il calcio e per la Fiorentina. Anni che si spera di poter rivedere in riva all’Arno.
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