LA RICOTTA DI MATILDE

popolo italiano

LA RICOTTA DI MATILDE

Per andare ancora più in basso può un paese sopportare silente il quotidiano frantumarsi dei continui limiti di umana convivenza fra un’intollerabile cifra da 3o o 4o mondo di morti sul lavoro, omicidi fantascientifici, borseggi, risse, pestaggi, città ridotte a zone di guerra non soltanto nelle loro marginalità, ma nei gangli vitali di vita sociale, e che non si sappia mettere in campo mezzi di contrasto se non norme e reati nuovi, pene più alte a mo’ di grida manzoniane. Poi il rimedio clou: la separazione delle carriere dei magistrati.

Poi ogni tanto un ‘basta’ e un bel comitato prefettizio sull’ordine pubblico e tutti a casa.

La conclusione pare essere che é doveroso continuare a parlare di cose anche po’ più su del quotidiano ma vi deve essere la piena consapevolezza che le capacità ricettrici e reattive sono pari a quelle d’una pietra di fiume: tutto ci scivola via senza conseguenze.

Ma per rimanere in acqua, la barca va con la corrente e il sentimento dei passeggeri sembra soprattutto una disinteressata rassegnazione.

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