Partiamo con la cronaca: Radio Studio 54, storica emittente LIBERA della Toscana è stata oscurata. Chiusa. Sequestrata. Sigillata.
Guido Gheri è da sempre un uomo politicamente schierato con il centrodestra, e non ne ha mai fatto mistero. Ma oggi questo suo schieramento palesemente sbagliato ha portato la sua emittente a farsi mettere i sigilli.
”Istigazione all’odio razziale” è il capo d’accusa che giustifica il provvedimento di sequestro. Secondo alcune fonti vicine alla radio, sembra che abbia dato del “mostriciattolo” alla Kyenge. Se vogliamo essere onesti, si può discutere sul buon gusto di tale affermazione, ma da qui a ravvisare odio razziale, onestamente ce ne corre.
La verità è che la Santa Inquisizione fiorentina stava da tempo cercando un pretesto per mettere un bavaglio ad una voce molto scomoda del panorama radiofonico regionale. E questa è stata probabilmente la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
La domanda che mi pongo è sempre la stessa: a parti inverse, ovvero con un’emittente palesemente schierata a sinistra che avesse dato del mostriciattolo a un parlamentare di destra, cosa sarebbe successo? Una bella risata. Anzi, sarebbe stato molto chic, quasi radical.
Il fatto, che vi stia simpatico o meno Gheri, che vi piaccia o meno la sua emittente, è che siamo quasi ad un passo dalla censura. Chi è scomodo per la nostra politica locale, viene messo a tacere.
L’opinione dell’autore può non coincidere con la posizione della redazione