Spero che qualcuno ieri sera abbia ascoltato le parole della Serracchiani a Cartabianca. Mi sono venuti i brividi. Sia per quello che ha detto, sia per il messaggio intrinseco che le sue parole vogliono nascondere: è giusto fare un lockdown fino al 31 luglio.
Oltre alla mostruosità a breve termine, il concetto va analizzato anche alla luce delle proposte del nuovo segretario PD Enrico Letta: ius soli e abbassamento dell’età di voto. Vado a spiegare il mio concetto.
Il PD sta perdendo voti e consensi in maniera costante. E invece che fare un esecutivo importante, dove analizzino il perché stanno scivolando sempre più indietro nella scala delle preferenze, preferiscono prendere la scorciatoia.
Diamo il voto agli immigrati, così ci ringrazieranno e voteranno noi. Diamo il voto ai minorenni: qualcuno ci voterà pure. Un bel modo di fare politica.
E adesso la Serracchiani vuole di nuovo chiudere tutto e tutti. E sul medio termine il suo intervento ha anche una logica. La maggior parte dei votanti PD sono persone che lavorano nel pubblico e pensionati, nonché una buona fetta di classe operaia di grandi aziende. Oltreché a imprenditori che votano di comodo, ma questa è un’altra storia.
Sono tutte persone che vivono di assistenzialismo. Lavorino o non lavorino, il bonifico il 27 del mese arriva lo stesso. Anzi, col lockdown arriva e loro possono dedicarsi a ben altro.
La Serracchiani vuole creare ancora più assistenzialismo statale per sperare di avere altri succhiasoldi che votano PD.
Il problema sul lungo termine
Come chi pensa solo al proprio orticello e non al bene collettivo, la Serracchiani e gli altri compagnucci però non hanno fatto un rapido calcolo. Gli statali e i pensionati e i cassaintegrati li paga lo Stato. Ma lo Stato non può stampare moneta. I fondi li prende dalle tasse degli imprenditori e delle partite IVA.
I grandi imprenditori molto chic e con sinistre tendenze, hanno le loro holding spesso all’estero (Olanda, un po’ più a nord di Torino) e di tasse ne pagano poche. Quelli che vengono bastonati sono i piccoli e medi. Che hanno una sola soluzione: lavorare.
Perché, cara Serracchiani, se non lavorano come tu speri e vengono ugualmente tassati per pagare il carrozzone pubblico, prima o poi falliscono. E diventano parte del carrozzone. Che però tra poco non avrà più risorse.
Magari si farà una bella patrimoniale, vero. Maledetti ricchi. Ma pensi davvero che la patrimoniale vada a scalfire patrimoni importanti e ben strutturati? Scordatelo! Ucciderà ancora di più la classe media. Quella che ha messo da parte qualcosa con anni di fatica.
E quando saranno finiti i soldi, cosa pensi che succeda? Che se ne stanno tutti in casa? Ad aspettare la liquefazione del sangue di San Gennaro? No, succede la guerra.
Ma tanto a quel punto tu e tutti i tuoi amici geniali avrete già fatto un’altra legislatura vi siete messi col culo al coperto. Chissenefrega, no?
Che bello il vostro partito: una volta dalla parte del popolo. Adesso Solo dalla parte vostra. Rimpiango il tempo del PCI.
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