LA SINISTRA CONTRO L’ANTISEMITISMO SOLO IL 27 GENNAIO

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LA SINISTRA CONTRO L’ANTISEMITISMO SOLO IL 27 GENNAIO

Dal 7 Ottobre 2023, giorno del Pogrom perpetrato dai terroristi assassini di Hamas, sono tornati alla luce i rigurgiti antisemiti tipici della sinistra mondiale che, in un mix nauseabondo di ideologia anti-atlantista, terzomondista ed anti-occidentale, si è sentita autorizzata a fiancheggiare e sostenere i peggiori isitinti genocidiari ed anti-ebraici tipici dei peggiori regimi islamisti totalitari, andati penosamente in scena nelle piazze delle principali città occidentali.
Il nostro Paese, purtroppo, non è stato esente da questa infame deriva e con la complicità delle varie forme di sinistra istituzionale, culturale e sociale, ha visto nelle piazze, sui giornali ed in alcune trasmissioni televisive, lo sdoganamento delle forme di antisemitismo più subdolo, talvolta malcelato da antisionismo, spesso supportato da pacifintismo a senso unico ed ignavia perenne.
Le frange più violente della sinistra italiana, spesso emanazione di gruppi politici organizzati, tra i quali nemmeno il PD può essere considerato esente, hanno approfittato della situazione mettendo a ferro e fuoco le nostre Città ed aggredendo Istituzioni e Forze dell’Ordine contando su una protezione più che evidente offerta dagli esponenti politici espressione della propria parte.
Gli attacchi gratuiti allo Stato Ebraico, le occupazioni delle sedi universitarie ed il conseguente boicottaggio delle collaborazioni con gli Atenei israeliani, le minacce alle Comunità Ebraiche e le dichiarazioni deliranti di alcuni esponenti, anche di livello nazionale, hanno sempre e solo avuto una matrice politica ben precisa e notoriamente collocata alla sinistra dell’arco parlamentare. Un’indecenza morale ed un’artefazione della storia e della cronaca dalla quale non si sono sottratti personaggi come Elly Schlein, tra i primi a chiedere la sospensione degli aiuti ad Israele e le collaborazioni accademiche, Giuseppe Conte, che con il suo pacifintismo non rinuncia mai a sostenere i regimi violenti ed antidemocratici, ed Angelo Bonelli, che quando c’è da essere contro l’Occidente ed i valori della democrazia si erge sempre in prima linea.
Una partigianeria intellettuale che si è evidenziata nell’inseguire e diffondere pedestremente la propaganda dispensata quotidianamente dai terroristi islamici tramite cifre di vittime mai accertate, stendendo un velo sulla memoria di quanto, gli stessi assassini islamici, avevano perpetrato mesi prima. E quanto continuavano a perpetrare, sia contro la propria popolazione, mandata al macello utilizzandola come scudo umano, che contro i civili rapiti, stuprati e deportati a Gaza, con la complicità di ONU e UNRWA. Lo stesso Papa Francesco, per mesi, ha volutamente sottolineato i numeri presunti (va ricordato) di vittime civili scordandosi dei civili israeliani tenuti segregati in ostaggio dai loro rapitori.
Tutto questo, con un colpo di spugna, cambia magicamente il 27 Gennaio quando, ad uso e consumo della propaganda di parte, la sinistra si riscopre amica del Popolo Ebraico ricordando la Shoah, il nazismo, i campi di concentramento e facendo quadrato attorno allo slogan “mai più”. Slogan che in questi mesi hanno scordato, memoria che hanno offeso, vittime della Shoah che hanno intellettualmente profanato sostenendo e continuando a sostenere organizzazioni che hanno come scopo principale la distruzione dello Stato di Israele ed il genocidio del suo popolo.
Una sinistra, nelle sue varie connotazioni, che si rivela ancora una volta nauseante e che mentre tiene in mano la bandiera di Hamas, che gronda sangue Ebraico, strumentalizza il 27 Gennaio a scopo propagandistico.
Ma se non ci si batte per il diritto a vivere degli ebrei risulta inutile e fuori luogo ricordare quelli morti e la sinistra, che 364 giorni all’anno fiancheggia e sostiene le peggiori forme di antisemitismo, dovrebbe stare lontana, una volta per tutte, dal Giorno della Memoria.

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