La sinistra di oggi che uccide il socialismo

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La sinistra di oggi che uccide il socialismo

Le nuove Sinistre hanno abbracciato ogni forma dì individualismo, ideologia strettamente legata al narcisismo e che ha sostituito i vecchi miti comunitari del socialismo.

Tali movimenti, navigano a vista, orfani delle ideologie e naufraghi nella grande deriva dell’utopia post ideologica. Uno dei nuovi miti di massa è l’ideologia LGBTQ, riguardante il genere, parola che non indica le caratteristiche derivanti dalle differenziazioni biologiche, del sesso che è sempre determinato, ma viene sottolineato solo ciò che un individuo può percepire a livello umorale. Infatti si pretenderebbe che il genere sia determinato a prescindere dal sesso, il quale diventerebbe un inutile accessorio insignificante. Nella realtà immaginata conterebbe unicamente la percezione che eliminerebbe di fatto il sesso biologico o reale

Altri si sono convertiti alla nuova moda Woke con la speranza che avvenga la completa scomparsa di ogni barriera, differenziazione, dei ruoli, e di ogni categoria. In questo mondo onirico è stato proposto, ad esempio, di cancellare Aristotele dai testi perché, mezzo millennio prima di Cristo, sembra che trovasse normale lo schiavismo che da tempo immemore era presente ovunque, dai Vichinghi alla Giudea.

Abbiamo sentito personaggi che hanno denunciato l’immoralità di Dante perché, alla fine del 1200, era contrario all’islamismo essendo un convinto cristiano. Per non parlare dei seguaci del nuovo pensiero unico, l’inquisizione del XXI secolo del politicamente corretto, cultura che, tra l’altro, ha sostituito la parola cieco con non vedente, che sottolinea maggiormente l’infermità della persona

Tutto ciò riporta la mente ad una celebre opera del XVIII secolo intitolata “Candido o l’ottimismo” di Voltaire. Il protagonista del racconto simbolico e satirico è proprio il giovane Candido, nomen omen, un destino, infatti Candido sta per immacolato, puro, ingenuo.

L’eroe del racconto  ha avuto un maestro, un filosofo, meglio sarebbe dire un cattivo maestro, che Voltaire ha battezzato Pangloss cioè, “Tutta lingua”, nome che vorrebbe sottolineare il fatto che ciò che insegna sono solo parole prive di attinenza al reale

Questo personaggio vorrebbe essere la caricatura di tutti coloro che vivono nell’irrealtà. Il vero bersaglio di Voltaire, si comprende che è il filosofo Leibniz. Voltaire è un ammiratore dello spirito critico, un pensiero che sarà veramente libero se si salverà attraverso l’ironia. In effetti il filosofo francese è un estimatore dell’umorismo britannico e comprende che è una grande arma per riportare coloro che lui denomina gli inguaribili sognatori ottimisti e che noi chiamiamo utopisti, alla realtà.

L’ispiratore del filosofo francese è Anthony Ashley-Cooper, III conte di Shaftesbury. Il personaggio aristocratico che ha ispirato Voltaire era contrario ad ogni tipo di entusiasmo, da enthousiasmos in Dio, caratteristica di coloro che si credevano ispirati direttamente da Dio e che il pensatore britannico giudicava essere solo dei fanatici

Per queste persone sembrava più adatta l’ironia piuttosto che avvitarsi in ragionamenti razionali, con elementi che mancavano totalmente di razionalità. La cura era un’ironia accompagnata alla tolleranza e un ragionevole buon umore, antidoto contro ogni eccesso di seriosità. Difatti nel Candido si narra di un giovane immaginario ingenuo perché educato dal maestro di cui abbiamo già trattato. Il giovane sarebbe il discepolo ideale perché, come gli è stato insegnato, è veramente convinto di vivere nel migliore dei mondi possibili e di conseguenza guarda fiducioso alla vita, si fida ciecamente nel prossimo ed è convinto che la provvidenza guidi il mondo.

Voltaire crea questi presupposti per dare il via ad una odissea con avvenimenti che travolgeranno il giovane in peripezie e sventure di ogni genere. Candido sarà travolto dal tremendo terremoto di Lisbona, gli sarà rapita la donna amata, la quale dovrà subire anche l’oltraggio di una turpe violenza

Vicende che possono ricordare quelle di Psiche che passa da una prova ad un’altra nel racconto di “Eros e Psiche” o anche di Lucio ne “Le Metamorfosi”, narrazione sempre di Apuleio, sono racconti inseriti nella medesima opera come matrioske.

La critica di Voltaire a Leibniz prosegue serrata

Candido subirà la serie di disavventure descritte nel momento in cui disarmato di scontrerà con le persone vere, in carne ed ossa e non con l’umanità idealizzata che gli era stata descritta dal maestro, che viveva chiuso nella sua torre d’avorio.

Candido si dovrà accorgere, a sue spese, della vanità di un ottimismo razionale di cui non trova riscontro ma imbattendosi unicamente in negatività e comportamenti irrazionalmente malvagi

Le rocambolesche disavventure possono ricordare il racconto di una iniziazione al contrario della protagonista  di “Justine e le disavventure della virtù” di De Sade,uno scrittore contemporaneo di Voltaire che può aver preso ispirazione dal Candido.

Quella di Voltaire è un’opera che può essere una guida per tutti coloro che rischiano di naufragare nel fideismo, atteggiamento che può essere religioso oppure anche laico progressista, nutrito di ottimismo ingiustificato

L’ottimismo non è detto che sia sempre da cercare nella fede nella provvidenza.

Talvolta può essere una cieca fiducia nella storia, oppure nel progresso senza fine, quando ci scordiamo del monito di Alessandro Manzoni che avvertiva che “Non sempre quel che arriva dopo è progresso”

Esiste, inoltre la cieca fiducia nell’umanità e nel concetto di fratellanza universale dei popoli, fede nell’uguaglianza. Infatti ci dimentichiamo troppo spesso che la cosiddetta uguaglianza, concepita nel senso di sensibilità conforme, di empatia, è un punto di arrivo e non di partenza

Si diventa uguali dopo generazioni di convivenza, per aver condiviso momenti tristi e momenti magici, dopo che si sono plasmati i gusti con la medesima cultura. L’uomo infatti è un animale culturale più che naturale e non possiamo essere uguali con individui che hanno vissuto in altri contesti e che hanno avuto altri imprinting.

Gli uomini diventano fratelli col tempo e con la comunanza, fenomeno che avviene in molto tempo, non come avviene in famiglia. Quello di Voltaire è un sarcasmo amaro e se la critica del filosofo, in quel periodo storico, poteva essere indirizzata verso il fideismo di tipo religioso, oggi, se lo rileggiamo, vediamo che distrugge anche il fideismo progressista, la nuova religione laica che non ha fondamenti razionali ma unicamente di tipo quasi religioso talmente sono irrazionalisti negando ogni scienza umana di tipo biologico, psicologico,  storicistico, scambiano i desideri per la realtà come fossero religioni ma senza avere fondamenti metafisici di queste

L’ironia di Voltaire è indirizzato a ridimensionare ogni insulso ottimismo di coloro che inseguono ancora il paese dei balocchi e non crescono mai.

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