La situazione è tragica: partite iva tassate al 64,5%. Dove vogliamo andare?

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La situazione è tragica: partite iva tassate al 64,5%. Dove vogliamo andare?

Questo emerge, dati alla mano, dal Centro Studi Uninpresa. Ecco il “total tax rate” calcolato nel dettaglio.

La situazione è assolutamente critica.

Federcontribuenti: nell’arco di appena 3 anni il loro numero delle partite iva si ridotto del 40% circa, passando da oltre 8,5 milioni a poco più di 5 milioni.

Diversi i fattori che hanno inciso su questo calo tanto velocissimo e dir poco allarmante: la situazione economica ferma e stagnante; la forte concorrenza interna e spesso sleale da parte di fasce di abusivi di ogni sorta, i controlli dello stato e gli adempimenti burocratici infiniti necessari al mantenimento dell’attività. Il ruolo principale è comunque giocato da una pressione fiscale sempre più pesante, che è arrivata a toccare il 64,5% dei profitti di una piccola partita IVA.

Il dato emerge da un’analisi del Centro Studi di Unimpresa, secondo il quale il total tax rate di PMI e professionisti è molto superiore al 60%.

Tra tasse, acconti dell’anno fiscale successivo, saldi dell’anno fiscale in corso, saldi e acconti INPS,  pagamenti vari come quelli nei confronti della Camera di Commercio e altri oneri obbligatori, sono decisamente più i soldi che finiscono nelle casse dello Stato rispetto a quelli che restano nelle tasche di professionisti e artigiani.

 

“È una situazione che vale la pena riproporre al centro dell’attenzione e al centro dell’agenda politica, afferma il Presidente di Unimpresa Giovanna Ferrara, a pochi giorni dall’approvazione dell’ennesima legge di bilancio che si proponeva di essere come la svolta, proprio sul fronte della riduzione della pressione fiscale, e invece non ha cambiato alcunché. Perché sarà pur vero che è stata evitata la stangata da oltre 20 miliardi di euro con l’aumento delle aliquote Iva (e comunque è solo un rinvio, quindi fra 12 mesi ci risiamo), ma il peso delle tasse sui contribuenti, sia famiglie sia imprese, non è cambiato affatto“.

Nello specifico, dai conti fatti dal Centro Studi di Unimpresa emerge che una partita IVA che fattura 50 mila euro deve pagare:

Il totale da pagare a fine anno sarà quindi di 33.248 euro, ossia il 64,5% rispetto a quanto guadagnato.

Nelle tasche del professionista restano 16.752 euro, ossia 1382 euro al mese.  

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