Conte e la sua smania di auto-celebrarsi hanno scatenato gli odiatori seriali. Era prevedibile. Se avessero prestato attenzione alla sicurezza di Silvia, invece di fare le belle statuine in mondo visione, forse non sarebbe scoppiato questo putiferio. Ovviamente Conte è tornato a Palazzo. Il problema adesso se lo ciuccia la ragazza.
Il responsabile dell’antiterrorismo milanese ha aperto una indagine per gli insulti e le frasi minacciose rivolte sui social a Silvia Romano. L’ipotesi, contro ignoti, è di minacce aggravate. Attorno a Silvia Romano, già da domenica, al suo arrivo in Italia, è sorta una campagna di odio.
Prefettura di Milano
Per questo la Prefettura di Milano sta valutando misure di protezione. Il palazzo del Casoretto in cui abita è già sorvegliato dalle Forze dell’ordine. Vicino a casa della ragazza è stato trovato anche un volantino con minacce. Un fatto gravissimo. Gli aspetti controversi di questa vicenda sono indubbiamente molti. Ma le proprie opinioni si esprimono nel rispetto altrui. Anche le prese di posizione severe. Coloro che vomitano odio non sono affatto diversi dai terroristi che hanno rapito Silvia.
Si valuta il tipo di tutela, fissa o mobile, a cui verrà sottoposta la ragazza. Praticamente costretta di nuovo ai domiciliari dopo un rapimento durato 18 mesi fra Kenya e Somalia. Silvia è stata oggetto sui social di critiche e anche per la scelta di convertirsi all’Islam. La Romano dovrà, comunque, stare 14 giorni in isolamento domiciliare secondo le disposizioni per il contenimento del coronavirus.
Polizia e Carabinieri davanti a casa di Silvia
Attualmente di fronte al palazzo dove la giovane cooperante abita con la madre, sono posteggiate quattro auto della polizia e due dei carabinieri. Con di agenti e i militari disposti davanti al portone. Quindi grazie agli imbecilli che passano il tempo a minacciare una ragazza, dobbiamo spendere altri soldi per proteggerla.
Silvia Romano ha il sacrosanto diritto di seguire la religione che vuole. I soldi non mi risulta che li abbia tirati fuori lei, né che si sia divertita a finire nella rete del terrorismo. Se avete delle lamentele, rivolgetele al governo. Non ad una ragazza di 24 anni indifesa.
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