Walter Biot. Capitano di Fregata della Marina Militare italiana. Per chi non fosse avvezzo ai gradi di Marina, equivale a un Tenete Colonnello di Esercito, Aeronautica o Carabinieri. Un grado alto. Che ha delle responsabilità importanti.
Il Capitano Walter Biot è un traditore della Patria. Non ci sono altri termini per poterlo definire. I crimini a lui ascritti sono vari, e tutto gravi. Ma la cosa peggiore è che ha tradito il suo Paese. Un crimine già gravissimo per un privato cittadino. Una cosa vomitevole per chi ha dedicato la sua vita alla difesa della propria Patria.
Essere un militare di carriera è una vocazione, una missione. Un onore altissimo. E lui ha calpestato tutto questo vendendo i segreti militari del proprio Paese ad una potenza straniera. Alla Russia, nello specifico.
La giustificazione della moglie
Essere moglie di un Ufficiale non è cosa facile, specialmente all’inizio. Però di quando tuo marito è di stanza a Roma con un grado così elevato, tutto può rivelarsi più semplice.
Basterebbe quindi stare zitta. Non dire assolutamente niente. Ma dire che lo stipendio del marito (3.000 euro al mese!) non era sufficiente e che quindi giustifica il suo TRADIMENTO, va ad aggiungere il danno alla beffa.
Perché, cara signora traditrice della Patria pure lei: 4 cani, 4 figli in palestra (con le palestre chiuse), villa a Pomezia da 1.200 euro di mutuo al mese. Insomma… Tralasciando il fatto che oggi alcune famiglie vorrebbero 3.000 euro in tre mesi, non in uno, magari bastava abbassare un po’ il tenore di vita.
Senza considerare la miseria per cui ha venduto i segreti militari NATO: 5.000 euro. Un tristezza anche la cifra del tradimento. Vuol dire che i russi ti tengono proprio in bassissima considerazione.
In certe situazioni, cara signora Biot faccia un favore a sé stessa e alla sua nazione: sita zitta, molto zitta
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