La svendita dei popoli europei
Dal 1989 al 1992 ci fu in Europa un tale sconvolgimento che i risultati finali furono simili a quelli di una guerra mondiale.
Tutti sappiamo cosa è accaduto ma nessuno storico ha spiegato il perché di tali avvenimenti concentrati nel tempo
Si è parlato solo di autocombustione e nessuno ha ipotizzato l’incendio doloso ad opera di piromani. Ma per mettere ordine nei fatti che si sono susseguiti in modo convulsivo sono costretto ad elencarli con un certo ordine. Il 1989 è l’anno fatidico per i Paesi comunisti facenti parte del Patto di Varsavia. Uno ad uno, similmente a dei birilli, come se ci fosse un tacito accordo, i regimi si auto sciolgono, Il muro di Berlino addirittura verrà rimosso dagli stessi vertici della DDR con potenti mezzi meccanici dopo che era stato dato ordine di aprire i varchi alle stesse guardie di frontiera, i famigerati Vopos.
Tutto questo anche se si è voluto diffondere la vulgata che era stato abbattuto dai manifestanti festosi con degli scalpelli
Ultimo paese a cadere in quello strano anno fu la Romania di Ceausescu.
Questo era il regime più indipendente da Mosca e per questo apprezzato in Occidente. Nel mese di dicembre il Conducator era in missione diplomatica a Therhan a colloquio con gli ayatollah, in particolare col Presidente Rafsanjani.
Mi trovo costretto a ricorrere alla puntuale relazione fatta di quegli avvenimenti che ne fece il giornalista e scrittore Luca Bistolfi, psicologo ed esperto di cose romene, sulla pubblicazione online East Journal. Si viene a sapere, tra l’altro, che era in cantiere, un grande progetto.
La Romania, l’Iran e la Libia di Gheddafi avevano intenzione di dar vita ad una banca internazionale a cui avrebbero dovuto aderire molti altri Stati e che avrebbe concesso ai Paesi in via di sviluppo, interessi molto inferiori di quelli imposti delle grandi banche internazionali. Il progetto ambizioso avrebbe dovuto interrompere il monopolio usurocratico del FMI e della Banca Mondiale
Tre giorni dopo che Ceausescu era tornato dalla missione iraniana, il Conducator venne arrestato e dopo un processo sommario fucilarlo il giorno di Natale insieme alla moglie con accuse pretestuose. Il fatto destò perplessità nell’opinione pubblica internazionale perché nessun dirigente degli altri Paesi comunisti era stato fucilato o vittima di resa dei conti.
Ad ogni modo la Romania divenne immediatamente indebitata dal FMI. Dopo un tentativo fallito dei militari sovietici di fermare Gorbaciov, il 25 dicembre del 1991, la bandiera rossa viene ammainata dal pennone del Cremlino dopo 74 anni.
Gorbaciov, prima di dare le dimissioni, con una mossa incomprensibile, dichiara sciolta anche l’Unione Sovietica che altro non era che l’antico impero degli Zar e la Russia perde tutti gli Stati del Caucaso, dell’Asia centrale e la stessa componente russa si scompone in tre realtà diverse: Grande Russia, Bielorussia e Piccola Russia o Ucraina. Una atomizzazione non necessaria e del tutto gratuia
La Russia sarà presieduta da un alcolista come Eltsin e amministrata dai cosiddetti oligarchi i boiardi del XX secolo. Questi personaggi emersi dal nulla sembrano impadronirsi di tutte le ricchezze del Paese ma in realtà agiscono per conto di ben altra oligarchia internazionale, banche e multinazionali inglesi e statunitensi. In quel periodo la Russia era diventata terra di conquista di speculatori ed ebbe, a causa della caduta del comunismo e dello stesso Stato, una profonda crisi economica in cui sembrava mancare tutto.
Intanto in Afghanistan, il presidente filo russo Najibullah viene spodestato dai cosiddetti “ribelli islamisti” e la Russia continua a perdere pezzi
Quello russo fu un vero declino economico che dirò un decennio e culminato con la gravissima crisi finanziaria dell’estate del 1998. Passano appena due settimane dalla dissoluzione dell’impero sovietico che “casualmente” il 25 gennaio inizia la dissoluzione anche della Jugoslavia, lo Stato non allineato, i cui frammenti staccati dalla Serbia ora sono stati tutti inglobati da una NATO sempre più ingorda.
Dopo questa feroce guerra civile è probabile che gli stessi ex Jugoslavia forse ignorano tuttora le vere ragioni di tanto sconquasso
L’anno successivo, infatti, lo Stato che aveva ospitato l’aereo di nazionalità egiziana, inviato da Mubarak, partito da Sigonella e protetto da caccia italiani fatti decollare dal Presidente del Consiglio italiano Bettino Craxi, non esiste più. Su quell’aereo viaggiava un leader palestinese che era venuto in Italia su invito del nostro governo per fare consegnare alla giustizia italiana un palestinese resosi responsabile di un delitto sul suolo italiano.
Nel febbraio del 1992, mentre nei Balcani ancora si sparava, un pool di magistrati milanesi con un arresto per tangenti, del Pio Albergo Trivulzio, inizia una vasta e preordinata operazione giudiziaria battezzata Mani pulite la quale spazzerà tutta la classe dirigente italiana, decapitando il Paese in un momento così delicato
Tutti i partiti di governo infatti verranno spazzati via in un batter di ciglia. L’anno precedente lo storico PCI aveva mutato nome, programma, ideologia, bandiera, simbolo, collocazione politica senza alcun dibattito interno. Prendendo il nome di PDS. In seguito la Esse che stava per Sinistra scomparve dal nome. Mentre la classe politica italiana svapora ad opera della Magistratura, nello stesso mese a Maastricht, nei Paesi Bassi, con tratto di penna, l’Italia impegna il proprio futuro e nasce l’Unione Europea.
Intanto il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga aveva dato anticipatamente le dimissioni per una scusa tecnica riguardante la maggioranza di un eventuale governo
Dimissioni non giustificate se viste a posteriori. Nel frattempo, di conseguenza,iniziano le votazioni anticipate per il nuovo Presidente. Un drammatico fatto funesta il corso delle elezioni, un attentato a Capaci provoca una strage, in cui rimane vittima il giudice Falcone. Il fatto fa decidere alla prima votazione il nome del nuovo presidente come fosse scelto a caso e viene Eletto Oscar Luigi Scalfaro, un vecchio democristiano privi di acume politico e senza alcuno spessore.
L’Italia, senza classe politica è come se fosse anche senza presidente
Inoltre il Parlamento che passò alla storia come il Parlamento degli inquisiti era paralizzato come se non esistesse. L’Italia era senza governo, senza presidente, senza Parlamento, priva di istituzioni. Scalfaro venne eletto a maggio e a giugno un grande panfilo di nome Britannia è all’ancora a Civitavecchia, vicino Roma. A bordo ci sono gli esponenti di tutto il gotha della finanza internazionale, prevalentemente quella inglese ed americana. Sullo yacht che era stato della regina Elisabetta, salgono personaggi già noti o che lo diverranno.
Sale Draghi nel ruolo di direttore generale del Tesoro, insieme ad Andreatta e Ciampi, i due uomini che nelle vesti di governatore della Banca d’Italia e ministro del Tesoro, avevano con un reciproco patto, fatto salire con la lievitazione degli interessi dei bot, il debito pubblico
Inoltre erano presenti quasi tutti i dirigenti dell’IRI, dell’ENI e di tutta l’industria pubblica. Nessuno alto rappresentante dello Stato e del Governo. Questo mentre il Presidente del Consiglio Craxi era sotto inchiesta a Milano ed era iniziato il linciaggio morale che gli impediva ogni mossa politica. La politica italiana sembrava decisa a Londra. Tutta l’industria pubblica italiana sarà svenduta perché si afferma che lo vuole l’Europa. Non solo il debito non sarà ripianato come promesso ma di lì a poco triplicherà. Intanto il 19 luglio viene assassinato anche Borsellino.
Dopo la sua morte ci sarà anche il giallo della famosa agenda rossa scomparsa
Questo mentre da una finestra si sentono le note della canzone intitolata “Non amarmi” cantata dalla coppia formata da Aleandro Baldi, e Francesca Alotta, in voga in quell’anno convulso.
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