La variante Omicron preoccupa, ecco le novità

omicron

I recenti studi degli scienziati dell’Università di Hong Kong sulla nota variante Omicron hanno contribuito a chiarire molti aspetti, tuttavia restano molte incertezze sul da farsi, e la situazione europea è tutt’altro che sotto controllo. Infatti, sebbene la variante Omicron sia quasi 10 volte meno efficace rispetto a Delta nell’area polmonare, è in grado di riprodursi quasi 70 volte più velocemente nei bronchi rispetto alla variante Delta, e ciò comporta un’elevatissima capacità di contagio. Questi elementi generano notevoli preoccupazioni e potrebbero condurre a nuove restrizioni.

La preoccupazione dell’Oms

 Fino ad ora i vaccini sono stati una delle poche sicurezze per quanto riguarda il tanto desiderato rallentamento della pandemia, che purtroppo sembra non fermarsi. A destare ulteriori preoccupazioni sono le parole di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, che afferma: “Nessun Paese potrà uscire dalla pandemia a colpi di dosi di richiamo e i booster non vanno visti come un lasciapassare per i festeggiamenti in programma”. Il direttore generale dell’Oms però continua a sottolineare l’importanza del vaccino, strumento fondamentale per limitare i rischi legati ai contagi che si sarebbero potuti evitare proprio grazie ai vaccini.

La situazione italiana

 Nonostante ci siano Paesi molto più colpiti, anche l’Italia non se la passa benissimo. Secondo le ultime analisi, in alcune regioni italiane la variante Omicron è presente al 30%, e secondo le previsioni potrebbe superare la soglia del 50% entro metà gennaio. Gli scienziati hanno ribadito che la situazione è in bilico, e c’è il rischio che peggiori notevolmente.

Tra le città più colpite Milano è sicuramente in primo piano: i dati raccolti dall’Istituto Auxologico di Milano identificano il focolaio della città, con un ritmo di crescita di nuovi casi davvero impressionante. Uno dei parametri riporta come nell’ultima settimana i contagi siano aumentati del 135,8% rispetto a quelli della settimana precedente.

La situazione peggiora rapidamente, e non mancheranno nuove misure di sicurezza dal governo. Come gli utenti più aggiornati che seguono le notizie dai propri smartphone e notebook ben sapranno, si tratta dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto in tutta Italia, tamponi per i vaccinati non sottoposti alla terza dose e una durata ridotta del Green pass. In ogni caso, come afferma il premier Mario Draghi, la priorità deve rimanere il vaccino, che resta “lo strumento di difesa migliore dal virus”, e come dimostrano i dati “dei decessi tre quarti sono non vaccinati”.

 

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