La vicenda che si sta svolgendo in Romania è emblematica

La vicenda che si sta svolgendo in Romania è emblematica. Il politico Calin Georgescu, candidato alle presidenziali, che aveva vinto il primo turno delle elezioni ed era favorito.

Non apparteneva alla scuderia atlantista. In parole povere era contrario alle politiche della NATO e dell’UE, soprattutto al sostegno ritenuto irragionevole, a Kiev, governo che creava tensioni internazionali pericolose per l’Europa e ancora di più per la Romania che dal conflitto rischia di essere lambita, un problema sentito anche nella caucasica Georgia per le stesse ragioni

Sembra che determinati poteri finanziari che agiscono al di sopra dei poteri istituzionali abbiano cercato di impossessarsi arbitrariamente del timone del Paese.

Le elezioni sono state semplicemente e in modo spiccio annullate in modo analogo a quando i generali argentini annullavano puntualmente tutte le elezioni che il movimento giustizialista vinceva nonostante l’esilio di Juan Domingo Peron.

I membri della Corte Costituzionale romena hanno ritenuto che la presenza di Tik Tok in Romania avrebbe potuto provocare delle influenze esterne in particolar modo russe.

Una scusa risibile specialmente dopo che sono stati rivelati i finanziamenti del congresso americano tramite USAID di numerosi media europei

Ma la sinarchia finanziaria non sembra completamente soddisfatta di un atto così grave per la giovane democrazia. Infatti Georgescu viene, in seguito, anche arrestato per evitare che si ripresenti alle prossime elezioni indette.

Infatti erano comparse misteriosamente mazzette di banconote nell’abitazione di una sua guardia del corpo e Georgescu viene incarcerato

Come se avessero trovato in una perquisizione la classifica bustina di droga. In seguito il politico Romeno viene scarcerato ma un giudice stabilisce che non può presentarsi alle elezioni perché rimane sotto controllo giudiziario. Mi ricordo una mia lettura giovanile “Le mani sporche” di Jean Paul Sartre che si svolgeva in un immaginario Paese balcanico a cui lo scrittore dà il nome di Illiria.

Si comprende che è sua intenzione descrivere la Romania perché parla di uno Stato balcanico alleato della Germania contro l’Unione Sovietica

Quella di Sartre è una presa di distanza da certo stalinismo in cui gli omicidi politici si confondono fra quelli del regime e quelli dei rivoluzionari in un tragico gioco delle tre carte.

La situazione ricorda anche la più tragica realtà della misteriosa fucilazione di Ceausescu e della sua signora arrestati grazie ad un inesistente tumulto di piazza e arrestati dalla propria guardia del corpo mentre gli agenti in borghese fingono di portarlo in salvo.

Tempi oscuri in Romania furono anche quelli del regime del re Carol II, altro periodo oscuro precedente la seconda guerra mondiale

Sono episodi che contribuiscono non certo all’idea di una “democratizzazione” del Paese ma a quella che nell’immaginario e sentita come un”ulteriore “balcanizzazione“ termine che ha assunto un significato ben preciso anche se sono avvenimenti ispirati dai cosiddetti valori occidentali.

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