L’ASSALTO AL COMMISSARIATO DI TORINO E LA COMPLICITÀ DELLA POLITICA NELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE
L’ennesima notte di violenza per le strade di Torino, causata dai soliti noti dei Centri Sociali, dei collettivi di sinistra e degli immigrati delinquenti comuni, è sfociata in attacchi premeditati alle Forze dell’Ordine ed ai commissariati di Polizia del Capoluogo
Atti vergognosi, che nulla hanno a che fare con eventuali legittime proteste di piazza e che devono essere ritenute intollerabili in una Città ed in un Paese che voglia ritenersi civile
Purtroppo, al coro di condanna della violenza che si scatena ad ogni occasione per le strade della nostra città, faticano ad accodarsi gli esponenti del centrosinistra cittadino, ai quali il clima di crescente tensione sociale non sembra dispiacere, come fonte ulteriore di propaganda politica antigovernativa.
Solo in questo contesto, infatti, si possono collocare le dichiarazioni del Consigliere Regionale Alice Ravinale, di Alleanza Verdi Sinistra, che, in un virgolettao riportato questa mattina da La Stampa, sostiene che ‘qualunque ragionamento deve iniziare da una forte condanna. Non alle piazze, ma all’ennesimo abuso di potere come quello subito da Ramy’, ergendosi a giudice e giuria di un procedimento di indagine in corso.
Una posizione, quella della Ravinale, totalmente inaccettabile, sia nella forma che nel contenuto
Oltre ad aver già emesso sentenza contro esponenti delle Forze dell’Ordine che hanno cercato di intercettare e fermare chi non si era fermato in precedenza ad un posto di blocco, legittima con le sue frasi la violenza urbana andata in scena questa notte, compresi gli attacchi a sedi istituzionali. Una posizione pericolosa e distante da quanto un rappresentante che siede in Cosligio Regionale dovrebbe esprimere.
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