Lavoratore autonomo: Wikipedia recita “lavoratore indipendente ovvero che esercita la sua attività lavorativa in proprio, non subordinato ad alcuno”.
Sal Paradise e l’epopea della Beat Generation rievocano in tale soave definizione. Lontani dalla “ruota del criceto”, da quella vita fantozziana con la sveglia presto e le otto ore dal lunedi al venerdi. Un po’ sognatori, un po’ ribelli, noi lavoratori “autonomi” ci siamo sentiti così all’atto di aprire partita Iva. Mancava solo il cerimoniale e l’anello del potere.
Poi è arrivato il commercialista e l’F24; è nata la paura di ammalarsi e di non potere andare a lavorare; si è profilato lo spettro di una vecchiaia che non ci potremo permettere; infine, è arrivato il covid-19 come estrema unzione.
Lavoratore autonomo: il kit dei rischi… quelli del mestiere
Lavoratore autonomo.. una locuzione elegante per spiegare che le tue entrate dipendono totalmente dalla tua possibilità di andare a lavorare. Già… i rischi… quelli del mestiere!
Le assicurazioni, nate per assumersi e coprire questi rischi, hanno delle soluzioni.
Le principali sono la critical illness e la polizza infortuni con la diaria da inabilità temporanea.
Nel primo caso, ricevi un capitale immediato se a causa di una malattia grave la tua capacità di generare reddito si interrompe. La seconda è una diaria, una cifra che ricevi nei giorni successivi ad un infortunio che ti costringe a sospendere la tua attività.
Lavoratore autonomo: capitolo pensioni
Dati del 2020 provenienti dall’Osservatorio sulle pensioni Inps hanno sancito che i lavoratori autonomi dovranno sopravvivere con 843€ mensili. 843€!!! Contro i 1.271€ dei lavoratori dipendenti!
Non bastano i vari versamenti trimestrali; in Italia la pensione o te la fai oppure hai voluto la bicicletta e pedala… sei un autonomo, un self-made man, un uomo che si è “fatto” da sé! Visto che ci sei, fatti anche un piano pensione! Le assicurazioni hanno pensato anche a questo…
Da Kerouac a Casalino
Poi è arrivata la pandemia, ma quella nessuna assicurazione l’aveva prevista; il “rischio pandemico” come si chiama in gergo tecnico! I danni da interruzione di attività non includevano la clausola covid-19.
E così della poesia di Kerouac non è rimasto nulla; le partite Iva si sono ritrovate ad elemosinare il decreto ristori. Conte e il suo braccio destro, Casalino Rocco, dal GF con furore; ora Draghi, più silenzioso… della poesia neanche più l’ombra! Si sono riaperte le guerre tra classi sociali: statali vs partite iva; dipendenti vs autonomi; chi lavora da casa in smart working e chi scende in piazza per chiedere di lavorare!
Riecheggiano nella mia mente le parole della mamma “Te l’avevo detto! Il posto fisso.. statale…” ma io volevo fare il lavoratore autonomo…
Leggi anche: https://www.adhocnews.it/linps-ha-fatto-la-fine-del-conte-mascetti/
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