Le amministrative da comprendere. I ballottaggi delle elezioni amministrative hanno visto alcuni successi di candidati di centro-sinistra. In linea generale. Ma questo non deve distogliere dalla realtà.
Importanti successi civici
Due importanti successi civici sono Como e Viterbo. Due candidati eletti rispettivamente con il 55% ed il 64%. Due vittorie estremamente significative che dimostrano l’importanza di candidati radicati sul territorio . Candidati capaci di costruire attorno a loro raggruppamenti che vadano oltre i partiti.
Verona lo specchio del centrodestra
Una città di destra . Per vent’anni amministrata da giunte di centro-destra più che apprezzate, regalata alla sinistra.
Proprio regalata. Perché più che vittoria del candidato di centro-sinistra,si deve parlare di stupidità del centrodestra. Le divisioni interne hanno prevalso sulla necessità di vincere.
Quindi una delle città più di destra d’Italia va alla sinistra. La classe dirigente di centro-destra locale dovrebbe chiedere scusa ai veronesi.
Qualche brutta notizia per la sinistra
Se si analizza attentamente il risultato del Lazio, per la sinistra non è una vittoria. La seconda città del Lazio Viterbo, è stata stravinta da un candidato civico con Chiara origine di destra. Questo avviene anche nel terzo comune del Lazio, Guidonia Montecelio dove si ripete la medesima situazione. La vittoria del centrodestra a Frosinone, pone importanti interrogativi sulle regionali prossime.
Se la sinistra perdesse una regione così importante, subirebbe una sconfitta storica. Mentre la destra riacquisirebbe uno dei serbatoi di voti più importanti.
Se la destra tornasse ad imporsi in Sicilia ed in Lombardia, e riuscisse a conquistare il Lazio, governerebbe tre regioni con altissimo numero di popolazione.
Toscana meno rossa
Altro problema è la Toscana, dove il poco decisionista governatore Eugenio Giani prende una batosta.
Stavolta è caduta Lucca. Al primo turno il centro-destra si era riconfermato a Pistoia. Situazione emblematica di un partito democratico largamente strutturato sul territorio, ma in crisi con il proprio elettorato. Rimane di importanza determinante l’area centrale. Dove il PD sembra non avere rivali. Ma mancano ancora due anni, e se il centro-destra confermasse, Massa,Pisa e Siena, la situazione con Luca espugnata, sarebbe molto più compressa alle prossime regionali.
Non dimentichiamo il primo turno
Il centrodestra si dimostra comunque ancora maggioranza nel paese. Nel totale ha vinto 37 comuni al primo turno e 21 al secondo, mentre il centro-sinistra ne ha vinti 21 al primo e il 17 al secondo.
Dunque 58 comuni al centrodestra e 38 al centro sinistra. Quindi non si capisce tutta questa esultanza della sinistra. Ma non si capisce ancora di più alla luce di uno scenario politico nazionale. Alle elezioni politiche funziona diversamente.
Chi vincerebbe le elezioni
Ancora non si può dire, chi vincerebbe le politiche. Ma attualmente il vantaggio per le elezioni politiche resta al centro-destra. Le elezioni amministrative, lo sottolinea lo stesso Calenda, hanno un sistema di voto differente. Il vero vincitore è sicuramente l’astensionismo.
Il centro-sinistra dimostra grande abilità nel sapersi ricompattare. Ma questo avviene solo al secondo turno . Spesso invece il centro-destra si divide in personalismi. Ma quello che è debolezza al secondo turno è forza al primo. E le politiche hanno un solo turno. Si vota solo una volta.
La capacità di compattare contro l’avversario è molto ridotta in un’elezione a turno unico.Soprattutto perché la frammentazione a sinistra c’è . I grillini, ridotti come sono, portano poco e niente.E quel poco che portano lo portano al di fuori delle coalizioni.
Dunque non c’è tanto da festeggiare per letta se pensa al governo del Paese.
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