LE DIFFICOLTA’ DEL CENTROSINISTRA TOSCANO, APRONO PRATERIE DI CUI BISOGNA APPROFITTARE: SUBITO!
Maretta grossa nel Movimento Cinque Stelle toscano all’indomani della conferenza stampa con la quale la consigliera regionale Silvia Noferi annuncia di lasciare il gruppo e passare al misto, con definizione specifica di EcoSistema.
Una notizia che gli addetti ai lavori sospettavano già da un po’ visti gli evidenti dissapori già emersi nel corso dell’ultimo periodo, in particolare con la capogruppo Irene Galletti, ma che apre a scenari interessanti sol che si consideri che tra pochi mesi la Toscana andrà al voto per il rinnovo di Presidente, Giunta e Consiglio Regionale
Silvia Noferi si dice senz’altro dispiaciuta per come sono andate maturando le cose, ma non rinuncia a togliersi alcuni sassolini dalle scarpe. Molte sono le contestazioni che l’uscente formula al Movimento Cinquestelle e in particolar modo alla capogruppo Irene Galletti.
Proprio quest’ultima è stata palesemente accusata di aver violato la clausola statutaria di rotazione per il ruolo di capogruppo (una sostituzione ogni 18 mesi). Pare che nonostante la chiarezza della norma, alla Noferi, stranamente, non è mai stato accordato questo privilegio.
Poi, e più specificatamente, la mancata calendarizzazione di una interrogazione in Regione circa lo straripamento avvenuto a Palazzolo sul Senio che viene imputata all’assenza della Galletti in conferenza dei capogruppo per la programmazione dei lavori
E, cosa ancor più grave, la mancata nomina a Vice Presidente del Consiglio dopo le dimissioni di Marco Casucci. “Galletti – riferisce la stessa Noferi – si è messa di traverso per autocandidarsi, così alla fine è stato eletto Marco Landi”.
Insomma, troppe cose che non sono andate giù a Noferi, troppe cose per poter continuare a rimanere in una compagine dove accusa di non essere gradita, tanto che è arrivata a parlare esplicitamente di boicottaggio.
Prova evidente di tale atteggiamento ostile, è il mancato invito alla convention di Prato. Tutti episodi per i quali sono stati investiti persino gli organi nazionali e addirittura il leader Giuseppe Conte, che tuttavia hanno fatto orecchi da mercante riguardo le rimostranze nemmeno riscontrando la lettera loro inviata dalla consigliera dimissionaria.
Insomma, un bel caos che lascia aperto il problema di dove si candiderà la Noferi in vista delle imminenti regionali e, soprattutto, se quanto accaduto sia la spia di un problema più grosso che investe tutto il centro sinistra
L’interessata ha già dichiarato che per adesso starà all’opposizione, per portar avanti le proprie battaglie sul sociale e sull’ambiente.
Sembra che le tematiche alludano un possibile impegno con AVS, ma anche nel PD, la consigliera riceve diversi apprezzamenti, non solo sul piano dell’azione politica quanto e soprattutto perché è da tempo schierata a favore di un campo largo che coinvolga tutte le forze avversarie al centrodestra.
Tuttavia – e questo è il dato politico – un campo largo che vada dal Movimento Cinque Stelle a Italia Viva a sostegno del Governatore uscente Eugenio Giani non è una prospettiva gradita a tutti. A sinistra del PD Eguenio Giani rappresenta una continuità troppo marcata con il passato, (continuità) che si vorrebbe spezzare a favore di progetti e candidati ritenuti più innovativi. La stessa Elly Schlein ha più volte manifestato lo scarso apprezzamento per Giani e potrebbe essere “sedotta” da idee diverse, purché vincenti
Nello Stesso Movimento Cinque Stelle si critica esplicitamente l’attuale Governatore e, anche in questo caso si invoca discontinuità.
Insomma, una babele di posizioni diverse che potrebbero essere banale pre-tattica, ovvero celare un malcontento effettivo rispetto a un risultato che si continua a spacciare per certo (la vittoria, naturalmente). Certamente, quel che emerge chiaro è che la sinistra toscana – perennemente divisa al suo interno – non ha un progetto condiviso per governare la Regione per il prossimo quinquennio.
Manca un’idea, un progetto persino una vision, per una regione, che versa in stato emergenziale su diversi tempi. Dalla sanità, al dissesto idrogeologico, alla crisi del comparto produttivo con i conseguenti problemi occupazionali, alla sicurezza, a un bilancio privo di sufficienti risorse ecc. Sintomi di una mala gestione che – per rimanere agli ultimi cinque anni – è pienamente imputabile all’Amministrazione Giani le cui conseguenze si sono inesorabilmente riverberate sulla cittadinanza
Quest’ultima se ne ricorderà al momento del voto, o prevarrà ancora una volta la retorica antifascista per cui “se vince la destra, resuscita Mussolini?”
Noi speriamo vivamente che sia giunto il momento di dire basta alla propaganda e che si guardino in faccia i problemi regionali così da consentire agli elettori – finalmente – di voltare le spalle a chi ha governato ininterrottamente negli ultimi 80 anni portando la Toscana in questa situazione.
Ecco perché serve un centrodestra responsabile, che non cada nell’errore della sinistra. Invero, il centrodestra ha il dovere morale di approfittare di ogni linea di faglia dell’avversario per rendere realmente competitiva la corsa alla Regione. Urge perciò compattare le fila fra gli alleati, uscendo da ogni ambiguità per marciare uniti verso la possibilissima conquista della Regione. Insomma, le divisioni della sinistra rappresentano un’occasione storica per la destra toscana, da non sprecare in fratricidi tentennamenti, o a logiche di faziosità partitica che rischiano di avere un drammatico effetto boomerang
In particolare, Lega e Forza Italia, che dovrebbero essere ben consci della attuale loro debolezza sul territorio, e cessare di conseguenza di fare la guerra a Fratelli D’Italia con proposte atte a perdere ulteriormente tempo.
In altre parole è il momento di convergere il prima possibile su un candidato unitario, forte, che ha dimostrato di saper amministrare e dal profilo non divisivo
Il tempo corre veloce, considerando anche i mesi estivi – non proprio ideali per la campagna elettorale – e quindi ogni ritardo è un regalo al centro sinistra.
Leggi anche:
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT