Le folli spese di Domenico Arcuri. Il commissario Primula Rossa

domenico arcuri

Io devo ancora capire l’utilità reale di una figura come il Super Commissario Domenico Arcuri, tanto voluto da Giusy Conte. Avrà sicuramente qualifiche e meriti indiscutibili, ma per adesso mi pare che sia stato particolarmente in gamba a “bruciare tovaglioli per far cenere”, come si dice a Firenze. Traduzione: sperperare denaro ostro, che forse avrebbe potuto essere impiegato un po’ meglio. Forse.

Con la complicità del Governo, è ovvio. Perché non credo proprio che Domenico Arcuri abbia la facoltà e la libertà di fare quello che vuole senza dover rendere conto a chi lì ce lo ha messo. E qui mi riaffaccio a Giusy Conte.

Banchi a rotelle e monopattini

Partiamo dagli albori: i famosi banchi a rotelle che non sono serviti assolutamente a niente. Già il 7 settembre scorso avevo scritto di questa sciacallata di soldi pubblici (clicca QUI per l’articolo). Soldi, soldi, soldi.

Poi è arrivato il famoso “bonus monopattini”, indubbiamente ideato per compiacere coloro che hanno dato la possibilità di costruire la “Nuova via della Seta”.

Magari un “bonus libri di scuola” sarebbe stato più utile, specialmente per inostri figli. Ma ora che ci penso, i libri vengono stampati in Italia. I monopattini costruiti in Cina.

App immuni

Quanto ci hanno bombardato perché scaricassimo la famigerata App Immuni. Sembrava la soluzione del problema Covid. Se scarichi Immuni (e lo fa tutto il resto della popolazione) saprai se sei a contatto con un infetto. È stata scelta da una task force (una delle tante volute da Giusy) di ben 74 esperti. Nessuno ha mai comunicato il costo di sviluppo e di diffusione di questa meraviglia tecnologica.

Domenico Arcuri, spalleggiato da Governo e stampa compiacente (o connivente) ti dava praticamente di untore se non la scaricavi.

Alcuni miei amici amanti del pericolo l’hanno istallata sul cellulare, nella speranza che fosse utile. Non ha mai (ripeto MAI) dato segnali di avviso. Chissà come mai.

Oggi Arcuri, Conte e Speranza (che è sempre meno) si sono accorti quello che noi sapevamo dall’inizio: la App non funziona. Spero che sia così anche per IO, la App che ti fruga nel conto corrente bancario.

DPI e attrezzatura medica

Fresca di ieri la notizia che in molti, troppi casi, le aziende sanitarie italiane hanno pagato per l’acquisto di siringhe, mascherine e quant’altro inerente alle terapie Covid, fino a 6 volte tanto del reale valore di mercato. Non mi stupirei che ci fossero anche esempi molto più cari.

Del resto è prassi comune che la sanità italiana, da decenni, sia un gorgo senza fondo dove i soldi pubblici vengono immessi senza sapere dove vadano a finire. O meglio: si può intuire ma non si può dire.

Domenico Arcuri, niente da dire?

Padiglioni Primula

Eccoci all’ultima perla: i mitici Padiglioni Primula. Siamo arrivati praticamente al tombolone di capodanno. Questi padiglioni, inutili e tremendamente costosi, dovrebbero essere dei centri vaccinali. Io forse sono miope e un po’ (parecchio) prevenuto. Ma qualcuno mi deve spiegare l’utilità del costruire apposite strutture per somministrare il vaccino.

Un vaccino che poi fa anche fatica ad arrivare.

Non abbiamo già abbastanza ospedali, ambulatori e altre strutture già pronte all’uso? Certo che sì, ma altrimenti come facciamo a sprecare e imboscare altro denaro degli italiani?

Inoltre si sono accorti che i soldi sono finiti. Quindi facciamo una bella lotteria: chi dona un contributo monetario per la realizzazione delle primule. Quindi, dato che gli italiani stanno navigando nell’oro, chiediamo chi ha voglia di donare almeno 400 euro. Poi li omaggiamo con una “nota ufficiale di ringraziamento” del Commissario Domenico Arcuri. Esticazzi.

Se invece qualche eroe volesse “adottare” una primula (si parla di 400 MILA euro), riceverà pure una targa “delle dimensioni indicative 50×50”. E risticazzi!

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