Da oggi, domenica 1° maggio, nuove regole in vigore per il Green pass e l’obbligo di mascherine. Di fatto finisce in soffitta il green pass, come l’uso delle mascherine che resteranno obbligatorie fino al 15 giugno solo in alcuni ambienti al chiuso classificati dal ministero della Salute come “particolarmente a rischio epidemiologico”.
Dove resta il green pass
Come spiega today.it, da oggi domenica 1° maggio il green pass non sarà più obbligatorio per viaggiare, sedersi al tavolo di un ristorante o assistere a uno spettacolo aperto al pubblico.
L’obbligo di presentare la certificazione verde resterà invece per accedere alle strutture sanitarie. Fino al 31 dicembre infatti resta l’obbligo vaccinale per tutti coloro che lavorano nelle strutture sanitarie, pena la sospensione dello stipendio. Così come rimane fino al 15 giugno per gli over 50, le forze dell’ordine e il personale scolastico: in questo caso è prevista anche una sanzione di 100 euro per chi non lo rispetta.
Non sarà invece più richiesto alcun Green Pass, né quello “super” né quello base, per accedere nei luoghi al chiuso, così come nemmeno per spettacoli ed eventi all’aperto. Si potrà accedere liberamente senza dover mostrare alcun certificato tanto negli stadi che ai concertoni.
Niente Green Pass nemmeno per concorsi pubblici, mense, per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco.
Dove restano le mascherine
Dal primo maggio decade anche l’obbligo di mascherina in molti ambienti “al chiuso”. I dispositivi di protezione Ffp2 restano raccomandati solo per i funzionari statali che hanno rapporti con il pubblico. O per coloro che lavorano in uffici affollati, così come per le riunioni in presenza, negli ascensori, in fila per la mensa e bar interni alle pubblica amministrazione. Particolare attenzione è richiesta a coloro che lavorano in stanza con una persona “fragile” e in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie.
Negozi e supermercati
In ambito privato ogni azienda può decidere in autonomia, ma nei negozi, nei supermercati e in tutte le aziende private non c’è più obbligo di indossare la mascherina. E le regole applicate ai lavoratori non potranno essere imposte ai clienti. Pertanto l’ingresso in tutti i locali pubblici e privati sarà libero nonostante il ministro della Salute Roberto Speranza ha comunque raccomandato ai cittadini “la massima cautela soprattutto quando si sta in luoghi chiusi e dove c’è una forte presenza di persone”.
Ambito particolare resta la scuola dove gli studenti dovranno mantenere le mascherine fino alla fine dell’anno, ma basteranno le chirurgiche.
Cinema, teatro e discoteche
Fino al 15 giugno resta invece obbligatorio indossare le mascherine Ffp2 al cinema, teatro, sale da concerto e in locali di intrattenimento e musica dal vivo. Per cui nei pub e discoteche resteranno ancora obbligatorie, salvo nella pista da ballo. Invece non è più obbligatoria la mascherina nei bar e nei ristoranti e nei pub anche se si consuma al bancone oppure ci si alza dal tavolo.
Negli stadi non bisognerà indossare alcun tipo di protezione. Mentre le Ffp2 saranno ancora obbligatorie fino al 15 giugno per le competizioni sportive che si svolgono al chiuso. Niente più mascherine per chi svolge attività sportiva nelle palestre o piscine al chiuso o nei circoli e per accedere agli spogliatoi, ma i gestori potranno chiedere ai clienti di rispettare la raccomandazione — quando non si fa attività sportiva — di avere comportamenti prudenti soprattutto nei luoghi frequentati da più persone.
Trasporto pubblico
Se non vi sarà più obbligo di indossare la mascherina per i clienti dei taxi. Fino al 15 giugno è stata prorogato l’obbligo di Ffp2 su tutti i mezzi di trasporto a lunga percorrenza e su quelli del trasporto pubblico locale. La regola vale sia per i lavoratori sia per i clienti.
Quindi mascherine obbligatorie su aerei, navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale. Treni interregionali, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti; autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente; mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale; mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado. I controlli sono affidati al personale che si trova a bordo dei mezzi.
Le mascherine restano sempre obbligatorie in ospedali e Rsa, hospice, strutture riabilitative, e strutture residenziali per anziani.
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Fonte: firenzetoday.it