Dopo l’endorsement delle sardine alla mortadella, nel quale molti hanno visto un auspicio per Prodi al Quirinale, Mattia Santori torna alle origini.
Stamani si è presentato con venti ‘sardine‘, probabilmente le ultime rimaste, per una dimostrazione di forza.
Zingaretti, porello, muove ciò che gli è rimasto, e tirare fuori Santori dalla salamoia è pur sempre un tentativo. Penoso.
Come pietoso è al solito lo spettacolo delle Istituzioni. Due pesi e due misure.
Né vigili né forze dell’ordine a multarli per essere usciti dalla regione di origine e per l’assembramento
Sarà perché sono a supporto del PD?
Così schierati, nella loro “apoliticità“.
L’okkupazione
Si deve capirli, le declinazioni delle modalità e della fantasia di sinistra sono limitate si sa.
Figuriamoci in questi periodi.
A parte ripetere ‘restiamo umani‘ e ‘sparate accuse di fascismo su tutto ciò che si muove’ ultimamente tante idee nuove non ci sono.
Santori ha fatto il pesce nel barile? Beh ritiratelo fuori. Un pesce per tutte le stagioni.
E all’improvviso il genio (si fa per dire). Ideona.Riscopriamo vecchi sapori: una sana okkupazione.
Come quelle rituali nelle scuole superiori dove per una settimana si dorme in palestra, si suona la chitarra e si bivacca tra una limonata ed uno spinello.
Volete mettere la trasgressione di non fare nulla all’ombra dei valori fondanti della sinistra, riecheggianti il 6 politico e la bit generation?
In edizione ridotta, semplificata e politically correct, ovviamente a beneficio delle nuove generazioni.
‘Che meraviglia, non fare un accidente fa per noi!’ Questo pare abbia esclamato il sardinone sardonico.
In effetti gli riesce benissimo. La domanda è, però, perché?
Un presidio a oltranza
Il presidio è a oltranza finché dura con tanto di tende e sacchi a pelo.
Chitarre e pennarelli sono sulla via.
L’idea innovativa del movimento delle sardine si è materializzata questa mattina alle 12 quando dato il via a una manifestazione (“Tutti tamponati”, tengono a precisare) davanti alla sede del Partito democratico all’indomani delle dimissioni del segretario Nicola Zingaretti.
Mattia Santori ha spiegato le ragioni della protesta in un post su Facebook.
Che vorrebbero Zingaretti ancora leader, anche fuori dal PD. Ma dentro o fuori? E poi per quale linea? Boh.
Al solito non sanno minimamente cosa vogliono, ma intanto okkupano. È pur sempre una settimana di vacanza.
O sarà mica un assembramento?
Le reazioni del PD
Quella delle sardine è una “iniziativa da accogliere con entusiasmo, ha un approccio combattivo costruttivo, io sono entrata nel partito per l’idea di piazza grande, lanciata da Nicola Zingaretti, di un partito vicino alla gente“, ha detto la presidente del Pd Valentina Cuppi prima di ricevere la delegazione delle Sardine.
“Ringraziamo Valentina Cuppi per questo
ascolto: non è scontato restare nella sede di un partito per quattro ore, questo ascolto non c’è sempre stato“, ha detto al termine Mattia Santori. “Abbiamo chiesto di continuare il percorso di Piazza grande, certificandolo in assemblea. Siamo pronti a chiedere a Zingaretti di proseguire il percorso fuori da il Pd”.
Mah.
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