Lecco – Venticinque bambini sono stati messi in salvo questa mattina, prima che un autobus prendesse fuoco in galleria; lungo la corsia nord della Superstrada 36 che collega Lecco alla provincia di Sondrio. L’incidente si è verificato all’altezza di Lierna (Lecco). Una potenziale strage, scampata grazie alla prontezza dell’autista. L’uomo, infatti, si è subito accorto che qualcosa non andava. Non ha perso tempo ed è riuscito a fermarsi e a far scendere i ragazzini, provenienti dalla provincia di Como e a metterli al sicuro prima che le fiamme divorassero il mezzo.
Sul posto sono intervenute cinque squadre dei Vigili del fuoco del distaccamento di Lecco e Bellano che hanno spento le fiamme e spostato il mezzo in zona sicura. Nessuno ha dovuto far ricorso all’ambulanza inviata dalla centrale operativa del 118.
La Superstrada è stata chiusa e il traffico diretto verso nord deviato ad Abbadia Lariana lungo la provinciale 72.
Un eroe silenzioso per una storia a lieto fine.
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Lecco
è un comune italiano di 47 376 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia.
Elevato a capoluogo di provincia con decreto del presidente della Repubblica del 6 marzo 1992, ottenne il titolo di città il 22 giugno 1848 e ad oggi il suo agglomerato urbano supera i centomila abitanti. Nota per essere il luogo in cui lo scrittore Alessandro Manzoni ambientò I promessi sposi, la città è situata in uno dei vertici del Triangolo Lariano, sulla sinistra idrografica dell’Adda oltre ad affacciarsi sul ramo orientale del lago di Como ed è compresa nelle prealpi orobiche, tra il gruppo delle Grigne e il Resegone.
Crocevia strategico per la Valtellina, Lecco assunse crescente importanza durante il Medioevo quando, a seguito della Pace di Costanza, fu annessa al Ducato di Milano che le conferì l’attuale impianto urbanistico, ma fu nella seconda metà dell’XIX secolo, durante il dominio austriaco, che la città attraversò un periodo particolarmente fiorente che portò alla costruzione di palazzi e portici in stile neoclassico. Dopo l’Unità d’Italia Lecco si affermò come uno dei primi centri industriali d’Italia grazie allo sviluppo delle industrie siderurgiche, già attive nel XII secolo, che le conferirono l’appellativo di città del ferro.