L’EURODEPUTATO DI FRATELLI D’ITALIA FRANCESCO TORSELLI A VINCI PER L’EMERGENZA SICUREZZA
“La sicurezza è un tema che sta diventando di triste attualità in tutto il territorio della provincia di Firenze. Chi ci rimette è la gente comune, le brave persone che lavorano e rispettano le regole”.
Dichiara il segretario provinciale Claudio Gemelli insieme ad Alessandro Scipioni suo collega in Città Metropolitana e consigliere comunale di Vinci e Manuela Mussetti Coordinatore di Fratelli d’Italia a Vinci
“Una comunità tranquilla come Vinci è stata ridotta da troppi anni di buonismo a terreno franco per i criminali. Riproponiamo con forza le nostre idee in campagna elettorale, intensificare la videosorveglianza, il controllo di vicinato, la necessità dell’apertura di un presidio permanente di polizia locale in supporto alle forze dell’ordine a Sovigliana – Spicchio.
E se dovesse servire anche richiedere il supporto dell’operazione Strade Sicure vista la contiguità con il territorio di Empoli anch’esso martoriato dal preoccupare aumento dei crimini”.
Per Danilo Di Stefano, responsabile provinciale del dipartimento provinciale Firenze sicurezza e immigrazione “la sicurezza urbana, oltre che compito del governo è onere dei sindaci che devono garantire il contrasto ai fenomeni dello spaccio e dei reati predatori mettendo in campo la polizia municipale che deve essere formata, equipaggiata, incrementata numericamente e incoraggiata politicamente a cambiare il proprio modo di operare in un’ottica integrata di sicurezza nell’interesse di tutti i cittadini”.
LE CONCLUSIONI DELL’EURODEPUTATO FRANCESCO TORSELLI
“Non è più un dato politico, non è più un’opinione di parte: uno studio commissionato dalla Commissione europea ci dice che ogni anno 360.000 persone entrano illegalmente in Europa e che il 90% di loro lo fa grazie alla criminalità organizzata, che incassa ben 6 miliardi di euro all’anno dal traffico di esseri umani.
Questo demolisce la narrazione che ci viene ripetuta ogni volta che proviamo a parlare di immigrazione e difesa dei confini: ‘poverini’, ‘pensate ai bambini e alle donne in fuga dalla guerra’, ‘pensate a chi scappa dalle tirannie’. Perfetto! Ma ora rispondetemi: se a gestire il traffico di clandestini è la mafia, di fronte a un bambino che scappa dalla guerra senza un centesimo e a un delinquente che può pagare profumatamente i trafficanti, chi faranno entrare in Italia?
La verità è che l’immigrazione illegale non è un fenomeno umanitario, ma un business criminale che arricchisce le mafie e alimenta insicurezza e degrado nelle nostre città e periferie. Se vogliamo davvero fermare questa deriva, dobbiamo smantellare questo sistema, rafforzare i controlli alle frontiere e dire basta alle politiche dei porti aperti.”
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