L’Hitler giudeo
La geopolitica sta vivendo una ‘fase liquida’.
Il tempo della politica dei blocchi (Usa vs U.R.S.S.) fu una ‘fase solida’.
La materia aveva trovato uno status e le regole interne di funzionamento.
Oggi numerose variabili stanno vorticosamente rimescolando le carte in tavola
La ritirata dell’ambizione totalitaria del globalismo occidentale e la crisi dell’illusione che il modello connotato a stelle e strisce fosse una specie di balsamo risolutore di ogni morbilità, hanno riaperto una periodo multiforme.
La partizione planetaria seppur abbozzata vede un aggregato occidentale anche se meno coeso sulla leadership americana e un altro chiamato BRICS ( B.rasile R.ussia I.ndia C.ina S.udafrica) esteso a Iran Egitto Etiopia Emirati Arabi superiore in numero di abitanti, attrezzato e disposto alla competizione,con ambizioni di primato dedollarizzato
Nel contempo torna in discussione il futuro incerto dell’Europa e trovano campo le ambizioni di imperialismo regionale di Turchia e Iran.
Si acuiscono le instabilità africane fra chi dominava e chi cerca spazi da occupare e sfruttare mentre le divisioni del mondo islamico( sciiti ,sunniti e c.) convivono con le forzose alleanze sulla questione ebraica.
Ci sono vicende che ben rappresentano il marasma e le contraddizioni, che ci sono in giro
Netanyahu ,primo ministro di Israele, va arrestato non per il disposto di un tribunale islamico, ma per un mandato della Corte internazionale de L’Aja. L’accusa è di ‘ genocidio’.
Netanyahu è primo ministro di uno stato partecipe sin dalla nascita dell’asset democratico e occidentale.
È nell’assemblea della Nato, schiera le truppe nelle sue esercitazioni
Tuttavia la corte europea lo considera un genocida e lo pone al pari del leader di un’associazione terroristica.
Le conclusioni sono che l’Europa e l’Occidente appaiono storici alleati e in congrega con un criminale e complici dei delitti addebitati nella guerra contro Hamas.
Doverosa sarebbe la rottura
di ogni legame con questo Hitler redivivo.
Evidente nonsense.
Gli USA non riconoscono la Corte de L’Aja
Invece la confusione è grande sotto il cielo europeo.La Francia si è rimangiata l’adesione iniziale al disposto della Corte, la Germania è in imbarazzo.Gli avi hanno eseguito il genocidio degli ebrei e oggi dovrebbero arrestare il capo degli eredi dei sopravvissuti ai crimini, risputandogli in faccia quell’accusa che a Norimberga fece giustiziare i padri degli odierni giustizieri.
Il Regno Unito è critico sulla decisione, l’Ungheria non intende rispettarla, Spagna, Belgio, Olanda,Lituania, Estonia sono favorevoli
In Italia un vicepresidente del consiglio si schiera con Netanyahu l’altro richiama l’obbligatorietà dell’arresto.Idem il ministro della Difesa.
Non è complicato verificare che l’eccesso di normazioni, controlli, giuridicismo, il complesso di sacralità del mainstream finiscono per aggrovigliarsi e contraddirsi contribuendo allo sfarinamento del sistema.
Il Medio Oriente in fiamme offre altri esempi di contraddizioni e confusioni : la Turchia finanzia e sostiene la recrudescenza bellica in Siria, contro Assad
La Russia sostiene Assad e bombarda gli amici della Turchia.La stessa Turchia è vicina alla Russia nella questione ucraina e contro la Nato di cui la Turchia è membro, mentre l’Islam la pone contro Israele, l’amico della Nato.
Si comprende come tutto sembri al limite del Caos mitologico, l’entità primordiale del disordine assoluto.
Senza mettere sul piatto le molte guerre
scoppiate senza possibilità di contenimento reale e che premono sui fragili equilibri
In questo marasma l’Ue, attenta alla sua stessa integrità e a quella dei suoi membri più vistosi e compie l’errore storico di provocare la crisi dell’industria più importante del paese più importante dell’Unione e di altre nazioni condannate per i dogmi della green economy .
La sciocchezza di fondo del green e finanza al potere è pensare che la transizione si sarebbe potuta compensare e superare con il profitto sulle speculazioni delle emissioni di titoli sull’elettrico e simili.
Si era posto la crisi automobilistica come variabile compensabile e quindi ininfluente
Errore grave come quello dell’infallibilità della globalizzazione e della finanza speculativa.Trionfo della postdemocrazia e crisi dei popoli e della ricchezza diffusa.
Così l’Ue rimane la figura irreale che si finge ente politico sovrano e in realtà è una succursale BCE e un ricettacolo di guai
Lenta, tardiva, costosissima, parcellizzata come la repubblica francese pregaullista: ‘ogni deputato un partito'( Mendes France).
Purtroppo è ancora idonea a favorire la distruzione delle identità che rimarrebbero il solo possibile rimedio contro l’uragano che si avvicina fra un tornado e l’altro.
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