Comandante di plotone arditi Alpini nella Grande Guerra, politico, giornalista, gerarca, esploratore, fondatore dell’Aeronautica Militare e pioniere dell’aviazione. In quarantaquattro anni di vita Italo Balbo è stato ciò che un uomo medio impiegherebbe forse due vite ad essere.
L’oblio nel quale è caduto dopo la seconda guerra mondiale e le recenti polemiche sul suo passato fascista, tuttavia, impediscono agli italiani di conoscerne la figura nella sua completezza.
A contribuire a restituire un’immagine obiettiva e storica del Maresciallo dell’Aria ci hanno pensato Marco Petrelli, giornalista ed autore, il Generale di Squadra (aus) dell’Aeronautica Militare Giorgio Baldacci, il Generale di Brigata (aus) dell’Esercito Alessandro Pinelli, Autori di
“Un bell’Alpino, un grande Aviatore. Italo Balbo fra gli Alpini e l’Aeronautica” edito da giugno 2022 per la collana AEROVIE di Eclettica Edizioni.
“Italo Balbo – spiegano gli Autori – è elemento di congiunzione e di continuità della tradizione militare italiana fra Esercito ed Aeronautica. L’Italo ardito alpino, che fu tra i primi a liberare Feltre, conviveva con l’Italo trasvolatore ed ardimentoso, le cui imprese aeree avevano portato prestigio, notorietà e rispetto al Paese. Penna nera ed ali: elementi in perfetta armonia, espressione della complementarietà delle Forze Armate che condividono valori, identità, cultura e missione nella difesa della Patria”.