L’irresponsabilità dei responsabili

responsabili

Essere politicamente responsabili oggi significa poco più di niente. Anzi probabilmente la vera irresponsabilità la dimostra chi vorrebbe passare per responsabile. Chi spesso fa la morale, si avvale di mezzi indegni.

Demonizzare chiunque al di fuori di sé stesso e dei propri fiancheggiatori di fronda è l’apoteosi della sconsideratezza.

Il pericolo in democrazia

In una repubblica democratica, la demonizzazione dell’avversario dovrebbe essere un reato. La sovranità popolare deve essere l’unica a determinare chi deve governare.

Come sono belle le elezioni dirette proprio per questo. Quando sceglie la gente. Anche per un solo voto, il proprio rappresentante. E quanto è civile. Quanto è magnificamente nobile la chiamata di congratulazioni dello sconfitto al vincitore.

Sono dei giganti gli sconfitti alle elezioni presidenziali americane, che accettano come loro presidente chi ha scelto la gente.

La competizione si chiude e ci si riunisce sotto l’istituzione eletta. Le elezioni debbono rafforzare, non affossare una repubblica. Offrire confronto, discussione ed alternative. Ma ridare unità del momento che il popolo sovrano ha scelto.

Il conflitto permanente

In Italia non è così. Non è mai stato così. Ora meno che mai. Complice il nostro sistema costituzionale, si spera sempre di far cadere il governo.Si vuole continuamente delegittimare l’avversario.

Questo era poco cambiato con l’elezione diretta degli amministratori locali. Dove diventa difficile non riconoscere la legittimità delle scelte del corpo elettorale. O almeno questo era cambiato fino a qualche tempo fa.

Fin quando non è iniziata la demonizzazione di chiunque non si allinei alla cultura omologante.L’incontrastata egemonia culturale ha tolto ogni inibizione a qualcuno.

Il mondo della fattoria degli animali di Orwell è giunto. Complici gli strumenti tecnologici di controllo e di censimento delle opinioni.

Errore di tutti

Tutti hanno questo vizio in Italia.La Destra negli anni novanta, quando parlava di rischio del comunismo, a Muro di Berlino caduto.

La sinistra che incitava ed incita sempre alla resistenza.La resistenza dovrebbe essere un qualcosa di unificante. Invece è spesso usata in maniera di visiva.

Italiani contro italiani

Dividere la propria gente è un segnale di irresponsabilità. Portare il paese sempre ad uno scontro tra bene e male un flagello. Povera quella patria dove in politica non esistono avversari ma nemici. Demonizzare l’avversario porta l’avversario a delegittimare te. Questo conduce alla sistematica perdita di prestigio di chi ricopre pubblici uffici.

Significa indebolire in le istituzioni democratiche stesse.

Artisti della paura

Poi a un certo punto si è ecceduto. Per alcuni tutto quello che non corrisponde al loro pensiero diventa addirittura nemico della Repubblica.

Per l’apparato del potere del Partito Democratico, tutto ciò chi non gli è funzionale è una calamita per il paese. L’ Antifascismo diventata una parola totalmente vuota. Perché si riferisce a chiunque non la pensa come loro.

Soprattutto a chiunque non appoggia il loro schieramento. Chi dissente non è in disaccordo. Diventa un pericolo.

Il terrore applicato

Si deve andare a votare contro a qualcuno.

Per paura che arrivi qualcuno. Per impedire la vittoria di qualcuno.Aderendo acriticamente ad un fronte di resistenza interno al Paese.

Turarsi il naso anche verso l’indecente, al fine di far prevalere il meno peggio. Mai votare in favore di qualcosa. Mai una speranza. Solo un’apocalittica evocazione di scenari catastrofici se dovesse arrivare l’altro.

Una patria disgregata

In questo modo si frattura, si tende costantemente un paese in grande difficoltà. La sofferenza sociale odierna , potrebbe finire per incendiare troppo gli animi. La democrazia funziona, se si rispetta l’etica che ne è alla base.La civile convivenza in istituzioni liberali.

Bisogna piantarla di ricorrere a certi sistemi.

Meloni il nuovo nemico

Ora si stanno concentrando tutti contro Giorgia Meloni. Leader del partito italiano più forte. Rea semplicemente di essere l’unica all’opposizione. Quella che potrebbe rappresentare un’alternativa di governo. E allora giù a demonizzare lei, ed implicitamente tutti gli italiani che ripongono fiducia in lei.

Il vecchio gioco del terrore che finisce per ritorcersi contro. La sistematica introduzione della paura, finirà per rendere isterico tutto il paese.

Se vogliono contrastare la Meloni debbono farlo sui programmi.Non sull’odio.Sull’odio si costruisce un arida terra di nemici. La gente vuole un paese solidale ed unito.

Forse per questo una donna che parla tanto Italia e di rilanciare il paese è arrivata a conquistare il cuore degli italiani.

Non la allontaneranno con quei metodi che il nostro paese non può più sopportare.

 

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