L’Italia che viaggia online: tra acquisti e forme di svago.
L’online ha visto, in tutti i paesi, così come in Italia, una crescita progressiva negli anni,
in termini di acquisti, interazioni sociali – anzi, “social”, data la tendenza del momento -, ma anche di utilizzo telematico dei servizi al cittadino e di adesione alle più svariate forme di intrattenimento, dalle piattaforme di streaming fino al gioco.
A febbraio 2020 erano già infatti 50 milioni gli utenti italiani quotidianamente online,
così come 35 milioni erano quelli attivi sui vari social, da Facebook a Instagram (dati Report Digital 2020).
Un quadro di interesse di certo importante, che si è senza dubbio intensificato nei tempi attuali del Coronavirus, in quanto emergenza mondiale che ha imposto varie misure restrittive nei vari paesi, proprio per contenere la diffusione dell’epidemia: dal blocco degli spettacoli pubblici allo stop alle manifestazioni sportive, fino – in alcuni casi – alla quarantena obbligatoria.
In Italia, come si sa, le restrizioni connesse alla chiusura delle attività hanno riguardato anche alcuni settori di rilievo nella spesa generale degli italiani, come quelli collegati al turismo, allo svago, ai beni generali per la persona.
Viaggiare liberamente a scopo turistico, per ovvi motivi, attualmente non si può.
E allora si viaggia in Rete.
Il web, in questo senso, sta ottenendo sempre maggiori consensi. Grazie anche alle iniziative messe in atto dagli addetti al settore, come per quanto concerne le visite, proposte in formato multimediale, ai maggiori musei di tutto il mondo. Dal Louvre al Van Gogh Museum, passando per gli Uffizi.
Quanto ad alcune delle attività di svago principale, ovvero il cinema e il gioco, anche in questo senso il web e la tecnologia vengono incontro agli utenti.
Partendo dalle piattaforme streaming come Netflix, che mette in atto una riduzione della qualità dei video per evitare il sovraccarico tecnologico in tempi di restrizioni. Questo per consentire la visione a tutti gli utenti interessati al servizio, confinati in casa per ovvi motivi.
La chiusura delle sale da gioco e da bingo fisiche, imposta in Italia per il periodo di quarantena dalle direttive governative, è compensata dal già precedente successo dei casinò online. (i quali, nel 2019, hanno fatto registrare record di spesa, pari a 831,4 milioni di euro.)
Stop totale invece per quanto riguarda le scommesse sportive, visto l’annullamento delle competizioni agonistiche internazionali, sempre per far fronte all’emergenza Coronavirus.
Chi accedeva dunque al web per vedere le recensioni del bookmaker Leovegas così come di altri operatori, può in ogni caso informarsi sull’attendibilità e la sicurezza del sito, nonché sui servizi ancora offerti. Dovrà però tenere conto delle fondamentali restrizioni in atto nei vari paesi, utili a contenere l’emergenza sanitaria.
Lo stesso vale anche per i vari acquisti su Internet. In questo caso, oltre all’affidabilità dell’operatore prescelto – ben chiarito dalle già numerose recensioni degli utenti e dai diversi siti di comparazione presenti in Rete – è necessario tenere d’occhio anche la regolarità dei prezzi e la prontezza dei tempi di consegna.
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