La sensazione di essere in mano a degli incapaci è sempre più netta e diffusa, serpeggia un astioso fondo di inquietudine tra la gente.
Ogni giorno esce una novità dal cilindro magico del governo, a questa segue a stretto giro una smentita (gialla o verde), poi tutto finisce nel buco della memoria – immaginato da Orwell in 1984 – divenuto realtà negli ultimi anni.
L’unica certezza sembrava essere l’onestà orgogliosamente ostentata dai 5 Stelle, adesso pure quella è finita a mollo nel grande mare delle incertezze. Un giornalista, una troupe televisiva, ed il gioco è fatto. Non era nemmeno troppo difficile se ci pensate bene. Chiunque poteva andare al catasto di Pomigliano, chiunque poteva stampare una foto satellitare del prima e del dopo abuso edilizio dei Di Maio. Per far accartocciare un Ministro bastava andare su Google.
Un Paese solido, il nostro.
Sulla rive gauche politica mi pare siano in condizioni pure peggiori. Renzi litiga anche con gli spaventapasseri sparsi nei campi di Rignano, facendo apparire dei novellini quelli che anni fa, nella guerra intestina di Camorra, furono chiamati “Gli Scissionisti”. Matteo è un tale fenomeno in materia, che secondo me scinde anche l’atomo, senza varcare la soglia di un laboratorio.
Ieri sul ring del PD si è tenuto un incontro fuori programma: Renzi vs Minniti. “Così è insostenibile”, ha dichiarato l’ex Ministro dell’Interno; “Non faccia il burattinaio” (lui?), gli ha fatto eco l’ex Premier. Delrio, per quanto nessuno lo avesse interpellato, ha tenuto a dire la sua: “non seguirò Matteo in una nuova entità”. Credo non sarai il solo Graziano.
Siamo alla fine del 2018, anno del cambiamento, in cui non è cambiato un bel niente – fare un bilancio sarebbe avvilente, meglio evitare. Un dato statistico merita, tuttavia, di essere menzionato: il 28,9% degli italiani è sulla soglia della povertà.
Prima che questo Paese si estingua, sarebbe opportuno che i nostri Statisti smettessero di impiegare il loro prezioso tempo a litigare come dei bambinetti, e iniziassero a lavorare seriamente per cambiarle, le statistiche.