L’Italia nel caos

Un paese che non sapeva gestire la guerra

germania

Nel settembre del 1940 l’ingresso dell’Impero Giapponese a fianco di Germania ed Italia aveva notevolmente aggravato la situazione inglese. Il rischio di dover difendere l’impero britannico in Asia ed Australia aveva definitivamente reso impossibile la concentrazione di tutte le forse a difesa della Gran Bretagna.

Con la superiorità delle forze nemiche nel Mediterraneo, in Africa ed oltre la Manica, si era venuto a creare un pericolo mortale ed imminente per gli inglesi. Inoltre l’instaurazione di un governo filotedesco in Norvegia metteva concretamente a rischio anche possibili attacchi sul versante scozzese.

La Royal Air Force riusciva a tenere eroicamente testa ed arginare le superiori forze aeree nemiche. La Royal Navy stava dimostrando tutta la grandezza della tradizione di un grande impero navale. Ma stavolta la situazione si faceva sempre più difficile.

I giapponesi erano un grande paese abbastanza bene organizzato militarmente ed industrialmente. A tutti gli effetti l’equivalente della Germania in Europa.

La disastrosa campagna di Grecia

L’Italia non ebbe nulla di meglio da fare che gettarsi nella disastrosa campagna greca. Iniziativa del tutto inutile, poiché il governo greco non era ostile a quello italiano ed inoltre creava una perdita di forze necessarie a chiudere il conflitto prima di ulteriori sviluppi, quando si era in situazione di vantaggio.

L’Italia sperava di acquisire una facile vittoria, dimostrarsi all’altezza dell’alleato tedesco e di far dimenticare l’inadeguatezza, le difficoltà che stava palesando sul campo. Invece in poco più di un mese i greci non solo respinsero l’offensiva del Regio Esercito, ma arrivarono ad avanzare anche nel territorio albanese già occupato dall’Italia.

A fine dicembre Mussolini fu costretto a chiedere aiuto a Hitler. L’Italia era stata palesemente sconfitta dai greci e subiva gravissime controffensive inglesi in Nord Africa.

I tedeschi furono costretti a soccorrere gli italiani in Africa inviando l’Afrikakorps del generale Rommel. Anche ad andare in immediato supporto delle truppe italiane anche in Grecia, per contrastare i rinforzi inglesi giunti a supporto degli ellenici.

A quel punto fu chiaro al mondo intero che l’Italia aveva un bisogno assoluto dell’alleato tedesco.
Oltre all’impreparazione dell’apparato bellico industriale, ed all’inadeguatezza dell’approntamento delle Forze Armate, stavamo scontando anche una confusione del vertice politico strategico che si traduceva in una gestione caotica di tutto il conflitto.

Paradossalmente un esteso tentativo di dimostrare la forza del paese, dimostro al mondo intero la sua debolezza.

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